Donnarumma

 

Il "caso" Donnarumma

 

Il bacio alla maglia e le sue dichiarazioni, ma i fatti dicono altro. Anche in caso di rinnovo parte del rapporto con la tifoseria è compromesso

 

Finalmente si è chiusa la vicenda Donnarumma. Si è chiusa nel peggiore dei modi e probabilmente ci hanno perso tutti, lui in primis che in futuro magari vincerà qualcosa in più, guadagnerà più soldi ma rimarrà per sempre un traditore e un coniglio (con tutto il rispetto per i conigli) che non ha saputo mai dire la verità, la sua verità al pubblico che tanto lo ha amato e venerato fino a qualche settimana fa.

La decisione probabilmente era presa da tempo, addirittura nel momento in cui si è insediata la nuova società. Con Galliani il rinnovo sarebbe arrivato sicuramente, magari a condizioni super vantaggiose per Raiola, ma sarebbe arrivato. Lo stesso Raiola che una volta visto Fassone comandare nel Milan ha deciso insieme al ragazzo e alla famiglia che quel rinnovo non sarebbe mai arrivato.
Il ragazzo si è dimostrato un "uomo" di una pochezza disarmante (ma era facile intuirlo già da qualche mese) e si è fatto condizionare in tutto e per tutto dal suo amato procuratore e sotto sotto questa situazione probabilmente lo aggrada parecchio.

Qualche settimana fa in una chiacchierata lunga e profonda con Paolo Condò per GQ aveva dichiarato: "Sto cercando casa a Milano. Un appartamento grande, dove ci sia spazio per tutti i miei cari, e siccome il centro di Milano e` bellissimo lo cerco li`. Mi sento pronto. Sono sereno, perchè tutte le parti di questa trattativa conoscono la mia volontà. Con Mino ed Enzo Raiola, che fu il primo a notarmi, e con la mia famiglia formiamo una squadra. Io sono molto legato al Milan".
Intervista poi confermata allo stesso Condò pochi giorni fa.
Insomma falso fino in fondo perchè è impensabile che la rottura sia avvenuta soltanto poche ore fa, era tutto preparato, non a caso Raiola nell'incontro di ieri ha subito comunicato a Fassone la volontà di non rinnovare a qualsiasi condizione. La decisione era presa a prescindere e non riguardava nessun aspetto economico relativo al giocatore, semmai riguardava quello relativo al procuratore che non ha ottenuto ciò che voleva davvero (ricca commissione e elevata % su futura rivendita).

I tempi sono ormai sono cambiati e le bandiere non esistono più. Era impensabile che Donnarumma finisse la carriera in rossonero. Ma lasciare il Milan senza un rinnovo è stata una vera e propria pugnalata alle spalle premeditata. Era più che altro una questione di riconoscenza verso la squadra che lo ha cresciuto fin da bambino. Ma così non è stato e il "buon" Gigio si è rivelato per quello che sotto sotto è sempre stato.
Compresa la sua famiglia che non è nuova a cose del genere: dopo aver firmato un pre-contratto con l'Inter il giorno dopo si sono presentati a Milano per la firma ufficiale, ma con il Milan senza avvertire i neroazzurri.

Adesso il Milan dovrà prendere una decisione: panchina fino a fine contratto o cessione immediata e questa seconda ipotesi alla fine sembra essere quella più logica, mettendo tutti d'accordo e salvando il salvabile. Naturalmente il Milan a stretto giro di posta annuncerà il nuovo portiere che prima di iniziare la sua avventura tra i pali della porta rossonera dovrà ricordarsi di disinfettare quella maglietta baciata da chi lo ha preceduto.

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.