Andrè, ora o mai più
Non può farsi fregare il posto anche da Borini
La pubalgia è un punto interrogativo enorme e se la diagnosi per Nikola Kalinic dovesse esere confermata si rischierebbe di perdere il croato praticamente per tutto il resto della stagione. Apprezzabile o meno per quanto l'ex viola abbia prodotto fin ora resta il fatto che gioco forza Rino Gattuso avrà un motivo in più per trovare il coraggio di buttare Andrè Silva nella mischia.
Patrick Cutrone per quanto in stato di grazia e possibilissima prima scelta non può naturalmente giocare tutte le partite che rimangono da qui a fine stagione, a maggior ragione se si dovesse proseguire il cammino per esempio in Europa League. Serve un piano B pronto, serve un'alternativa valida e affidabile e il Mister rossonero a questo punto avrebbe solamente due scelte: la prima, ovvia, giocare il tutto per tutto nel recuperare il giovane portoghese, oppure far fare l'ennesimo ruolo diverso al "tappabuchi" Borini.
So che la seconda ipotesi è molto azzardata e apparentemente impraticabile, ma dopo l'infortunio di Andrea Conti, quanti si sarebbero aspettati di vederlo giocare terzino? Nessuno, o quasi. Quindi per quanto paradossale va comunue tenuta in considerazione.
E' naturale che Gattuso farà di tutto affinchè il portoghese non bruci anche questa occasione. Per la solita classica storia della valorizzione di un patrimonio ma soprattutto perchè è decisamente più logico e con maggiori probabilità di successo riuscire a far venir fuori il senso del gol ad un calciatore che ne è sicuramente dotato ma ha bisogno di capire dove lo ha nascosto, che tentare di farlo nascere e crecere in un giocatore che non ce l'ha assolutamente.
Quello che però scoraggia è il quarto d'ora abbondante finale giocato da Andrè domenica sera. Per niente sul pezzo nei primissimi minuti, più volenteroso nel finale. Saranno stati gli sproni incessanti di Gattuso o la normale conseguenza dovuta all'atteggiamento combattivo del resto della suadra che ti spinge a dare di più non è dato saperlo. Quello che si sa per certo invece è che non sempre si ha tempo per calarsi in una partita, che si giochi dal primo minuto o da subentrati. Riuscire ad assumere da subito il gisuto atteggiamento ti fa combinare qualcosa di meglio in occasioni tipo quella servitagli da Suso e miseramente sbagliata. E teniamo conto di quanto speso gli episodi possano fare le partite e perché no le stagioni.
Andrè Silva prenda esempio da un suo collega quasi coetaneo, quel Davide Calabria che certo non avrà così tante pressioni addosso ma non ha nemmeno i suoi piedi e la sua tecnica. Uno che da quando c'è Rino in panchina ha letteralmente svoltato, a dimostrazione che il momento per farlo è propizio e il maestro è quello giusto.