La commedia buffa
Un procuratore sceglie di rappresentare una commedia, ma la sua interpretazione è stata mediocre
Fino a ieri, l'universo pallonaro non si era accorto più di tanto della presenza di Augusto Paraja, procuratore di alcuni giocatori sudamericani, fra cui il paraguayano del Milan Gustavo Gomez. E così fra ieri ed oggi, questo signore ha ben pensato di dare un perfetto esempio di quante maschere un personaggio può indossare nell'arco di poche ore. Il suo è stato un omaggio alla figura di Luigi Pirandello, probabilmente non voluto ma perfettamente riuscito negli intenti. La commedia che ne è venuta fuori è pero un arrangiamento assai mediocre. Paraja poteva decisamente fare meglio. Si è passati, nel breve volgere di poche ore, da dichiarazioni bellicose ed ai limiti dell'insulto nei confronti del direttore dell'area tecnica del Milan Massimiliano Mirabelli ad un "tutto apposto" reale come una moneta da tre euro. Il Milan è stato descritto come una società mal rappresentata, in confusione ed in cui è tutto improvvisato. Il buon Paraja ha inoltre voluto aggiungere che, nel mondo del calcio, "tutti ridono della situazione che si è venuta a creare al Milan".
Dopo questa procellosa serie di accuse, passate poche ore, lo stesso agente ha liquidato la vicenda con un "tutto apposto, tutto chiarito con Mirabelli". Una vicenda del genere si commenta da sola. Il demonio, per alcuni, si trasforma quasi subito in angelo se le cose vanno come più ci si augura. Nel caso del procuratore, la possibile conclusione della cessione del giocatore e l'avvicinarsi di una commissione sicura, gli permette di guardare alle cose con occhi diversi. O solo meno carichi di rabbia. In realtà il problema era semplicemente circoscritto ad una differenza di un paio di milioni fra domanda ed offera. Tutto normale, tutto nella norma. Dare peso alle parole di Paraja non ha senso; nè in positivo, nè in negativo. Si è trattata semplicemente di una commedia non perfettamente riuscita. Tutt'altro. Nessun applauso o fischio. Solo un assordante silenzio.
