Una nuova bocciatura?
La rinascita tecnica e tattica di Biglia ha di nuovo relegato l'ex Capitano milanista in panchina.
La risalita del Milan di Gennaro Gattuso dell'ultimo mese, è dovuta sicuramente ad una migliore condizione fisica, atletica e mentale della squadra; la quale corre meglio e con qualità maggiori rispetto al recento passato, e che soprattutto finalmente ora riesce a reagire alle difficoltà, cercando di portare comunque il risultato a casa, attraverso una maggiore cattiveria e aggressività nel recupero delle seconde palle, ad esempio.Oppure anche c'è da considerare il fatto che, come detto, ora la squadra corre di più e meglio, attraverso trame più verticali, e cercando di limitare al massimo il gioco statico orizzontale.
Già, è proprio su questo aspetto che biosgnerebbe fermarsi a riflettere, se consideriamo la "scomparsa" di Riccardo Montolivo, dalla formazione titolare delle ultime settimane. Premessa: in questa stagione, Montolivo sta disputando probabilmente la sua miglior stagione a livello fisico e atletico della sua avventura rossonera. Considerando gli infortuni che ha avuto negli ultimi due anni, il Montolivo che abbiamo visto in questa stagione, prima con Montella e poi con Gattuso, è un giocatore utilissimo specialmente nella fase di interdizione, meno in quella propositiva. Infatti il tecnico rossonero predilige il gioco veloce in verticale, cercando (come detto) di limitare al massimo il gioco lento e in orizzontale (aspetto caro al Monto). Ecco perchè forse, la contemporanea crescita di Biglia nelle ultime settimane, ha portato Rino a prendere la decisione di puntare stabilmente sull'argentino.
Scelta condivisibile se consideriamo la caratura del giocatore, il prezzo pagato dal Milan per strapparlo alla Lazio, e le attese iniziali. Biglia infatti può sicuramente dare alla sqaudra quell'apporto in termini di qualità e sostanza che Montolivo non è in grado di dare con costanza all'interno di una stagione così lunga. Ecco perchè, l'ex Capitano del Milan, in partite specifiche, potrebbe diventare importantissimo per dare equilibrio alla squadra; ma sempre con un Lucas Biglia davanti a lui, naturalmente.
