Luci e ombre
La partita di Cagliari ci lascia in eredità una fase offensiva ancora da affinare, ma con qualche segnale postitivo in più.
Si sapeva che la trasferta di Cagliari sarebbe stata per il Milan di Rino Gattuso uno scoglio non facile da superare; specialmente vedendo la prestazione della Juve, settimana scorsa, proprio contro i sardi alla Sardegna Arena. Ma questo Milan sembra aver cambiato volto specialmente nella consapevolezza dei propri mezzi, nella capacità di reagire alla situazione iniziale di svantaggio (prima rimonta da tre punti della stagione), e nel mantenere una certa costanza nella prestazione almeno per buoni 65-70 minuti. Poi così come nella partita contro il Crotone, la squasra ha iniziato a cedere dal punto di vista atletico, accusando una condizione fisica in miglioramento, ma non ancora sufficiente per mantenere la continuità di prestazione per tutti i novanta minuti.
Ecco perchè, la capacità di reagire al "gollonzo" di Barella e ribaltare il risultato nel giro di cinque minuti, è un dato che deve far ben sperare per il prossimo futuro. Un futuro che vedrà il Milan impegnatissimo in campo, tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Tre impegni nei quali, l'apporto della fase difensiva risulterà fondamentale. Un apporto che ieri, diciamolo onestamente, è stato un bel mix di luci e ombre. Partendo dalle note liete, personalmente credo che si debba cominciare da Nikola Kalinic. Questa tormentata stagione per il centravanti croato, continua all'insegna di una finalizzazione che dire in fase appannata è quasi un complimento (ieri altro incredibile goal sbagliato davanti alla porta); perciò, bisogna mettere in risalto il lavoro in aiuto alla squadra, che ieri è stato determinante per portare a casa i tre punti: rigore procurato, approfittando di una ingenuità di Ceppitelli, e assist bellissimo per il secondo goal di Kessie. Una prestazione che, nonostante la mancanza di goal, ha permesso al Milan di portare a casa il risultato. Assolutamente promosso, l'ex Fiorentina, sul quale davvero, chi vi scrive, nutre speranze per un imminente sblocco anche in fase di finalizzazione; aspetto fondamentale per un centravanti.
Nota meno lieta ma comunque in crescita fisica, atletica e tecnica è Chalanoglu. Una partita onesta del turco, il quale ha dimostrato di essere sulla strada giusta, almeno dal punto di vista atletico e fisico, per rendere sempre di più e per più minuti. Quella strada che Gattuso sta cercando a tutti i costi di far intraprendere ad un giocatore che potrebbe, con l'arretramento di Bonaventura sulla linea dei centrocampisti, diventare il vero equilibratore della squadra, almeno nella fase offensiva. Anche perchè come detto, l'arretramento di Bonaventura sulla linea dei centrocampisti, non permette allo stesso Jack di essere più incisivo come un tempo; certo ieri, se non fosse stato per Cragno, probabilmente avrebbe marcato il cartellino con un eurogoal; ma va bene così.
Quello invece che, nelal partita di ieri pomeriggio, è stato assente dal campo, è senza dubbio Suso. Lo spagnolo ha latitato per buona parte della gara, non dando sfoggio di quella "vervè" che di solito lo contraddistingue. Certo, ogni tanto capita anche i migliori una giornata no, e ieri è capitata proprio all'8 rossonero. Ovviamente niente catastrofismi: lo spagnolo è un punto fermo di questa squadra,e come tale rimane l'accentratore della manovra offensiva della compagine rossonera. In tutto ciò, come non si puà citare Frank Kessie: a livello fisico è potenzialmente un giocatore devastante. Un calciatore difficilissimo da marcare quando è in giornata, e ieri ne ha dato ulteriore dimostrazione: uno strapotere definitivo che per Gattuso, potrebbe determinare l'esito di molte partite da qui a marzo. Kessiè è infatti il giocatore che potrebbe dare stabilmente un'alternativa credibile al gioco offensivo: i continui inserimenti, unita ad una tecnica di base già alta, potrebbero trasformare l'ivoriano in una macchina fisica, atletica e tecnica davvero difficile da fsrmare per le difese avversarie.
