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Mancini? No Milan, si Nazionale

 

Per l'attuale allenatore dello Zenit l'approdo naturale è quello della Nazionale italiana. Milan? C'è stima, ma....

 

Ci sbilanciamo. Mancini sarà il prossimo CT azzurro. Le premesse ci sono tutte. E' il grande profilo che la Federazione, tutt'ora senza presidente, vorrebbe. Anzi, a differenza dei vari Allegri e Ancelotti, l'ex Inter si è dimostrato piu' che interessato, quasi entusiasta, all'idea. 

Un lavoro più da gestore, da lavoro dietro alle quinte, quasi dirigenziale. Vede cosi' Roberto Mancini il suo futuro da tecnico. L'opposto, ad esempio, di quello che vuole Ancelotti, che vuole assolutamente continuare a lavorare ogni giorno sul campo. Mancini in questa fase di carriera sembra cercare altro. E il ruolo di CT della Nazionale, nella fase della rifondazione, calzerebbe a pennello. 

 

Il gestore di talenti non è, restando in tema, quello che invece cerca il Milan. Mancini viene apprezzato non poco, data l'amicizia e la precedente collaborazione con Fassone e Mirabelli ai tempi dell'Inter. Ma gli stessi dirigenti sanno bene che un arrivo di Mancini sulla panchina rossonera scatenerebbe un vespaio di polemiche incredibili tra ambiente e tifosi. Questi ultimi, sopratutto, osteggiano in modo netto e perentorio l'arrivo dell'allenatore dello Zenit. Per come questa dirigenza ha voluto e saputo ascoltare la pancia del tifo, siamo certi non prenderà, alla fine della fiera, in considerazione il profilo del tecnico di Jesi. 

 

Fassone e Mirabelli viaggiano su due strade, alla ricerca comunque di uno che la rosa la sappia costruire, la sappia modellare e coltivare. Il Milan terrebbe volentieri Gennaro Gattuso. La dirigenza rossonera sta apprezzando il lavoro e la persona e crede che possa fare bene in questo girone di ritorno, valorizzando alcuni elementi che fin qui sono rimasti decisamente in ombra. 

Ma in casa Milan sanno bene che Gattuso, per rimanere, avrà bisogno di vincere un trofeo. L'Europa League, con annessa qualificazione alla Champions, spalancherebbe le porte della conferma, meritatissima, a Gattuso. La Coppa Italia farebbe nascere la questione. Senza trofei, le strade del tecnico calabrtese e del Milan si separeranno, perlomeno momentaneamente. 

Chi sul taccuino rossonero ? Piacciono 3 nomi. Il grandissimo favorito e primo della lista per distacco si chiama Antonio Conte, voluto fortemente sia dalla coppia dirigenziale rossonera sia dal prossimo sponsor tecnico milanista, quella Puma che è anche sponsor dell'attuale tecnico del Chelsea. Conte, proprio oggi ha lasciato intendere che il suo futuro potrà essere lontano da Londra nonostante un anno di contratto ancora da onorare. Lo stesso Abramovich starebbe stilando una lista di preferiti per la panchina, che comprende gli italiani Allegri e Sarri, oltre a Simeone. 

E Conte? Chi lo conosce bene parla sempre più costantemente della sua voglia di tornare in Italia, per stare nel proprio paese e vicino alla sua famiglia. Per questo, anche la Nazionale italiana ci proverà, ben sapendo delle difficoltà di un Conte-bis, almeno ad ora. Basterà questa voglia di Italia per tenere lontane le possibili offerte in arrivo da Spagna e sopratutto Francia, con il Psg che si dice interessato al tecnico leccese ?

 

Qualora con Conte non andasse in porto, piacciono due profili che benissimo stanno facendo nel nostro campionato. Si tratta di Simone Inzaghi e di Giampiero Gasperini. Il primo piace tantissimo alla Juventus, che se dovesse separarsi da Allegri, metterebbe subito sotto contratto. Il secondo affascina per quanto bene sta facendo con l'Atalanta a livello di risultati e valorizzazione dei giovani, ma spaventa per il fallimento incamerato nell'esperienza interista di qualche anno fa. 

 

 

 

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