Tutto il calcio minuto per minuto

 

La magia del tempo che fu

 

Quando... “Scusa Ameri, ha segnato il Milan”

 

Caro, carissimo “Tutto il calcio minuto per minuto” tanti auguri! Ieri ha compiuto 58 anni una trasmissione storica del panorama sportivo italiano, e non si può non dedicargli qualche minuto. Spesso è sintomo di vecchiaia che avanza stare lì a dire che “le cose di una volta erano straordinarie e non esistono più”, ma stavolta è la pura verità affermarlo. Con tutto il rispetto per una trasmissione che ancora oggi va in onda, non si può non ammettere che “Tutto il calcio” della nostra infanzia, quella degli Ameri, dei Ciotti, dei Provenzali, dei Bortoluzzi e degli Ezio Luzzi non è più riproponibile, per il semplice fatto che è completamente cambiato il modo di offrire il calcio ai tifosi. Prima tutta la giornata calcistica si racchiudeva tra “Tutto il calcio” alla radio, “Novantesimo minuto” alle 18 circa su Rai 1, la sintesi di una partita alle 19 e Domenica Sprint alle 20 su Rai 2 e la mitica Domenica Sportiva in seconda serata su Rai 1. Era in questa sequenza tutto il mondo di noi pallonari, un mondo completamente stravolto dall’avvento delle Pay Tv, da partite trasmesse in televisione tutti i giorni ed a tutte le ore, salotti televisivi pre e post, interviste sul campo e negli spogliatoi tutte rigorosamente in diretta, moviole a go go, discussioni e polemiche su televisioni nazionali e su reti locali che ci accompagnano tutti i giorni di tutte le settimane. Un’orgia di calcio giocato e parlato che ne basterebbe meno della metà. Prima se volevi sapere in diretta cosa stesse facendo la tua squadra del cuore non avevi scelta, dovevi ascoltare la radio e Tutto il calcio minuto per minuto, e questo rituale domenicale preceduto da una attesa spasmodica, non poteva che farti innamorare di quella trasmissione, dei radiocronisti che diventavano dei veri miti, delle frasi e dei momenti che diventavano dei veri rituali.

Abbiamo vissuto anni in attesa di uno “Scusa Ameri, ti interrompo per dire che il Milan è passato in vantaggio”, ci siamo beati delle radiocronache poco concitate e forbite del grande Sandro Ciotti (indimenticabile quel “cielo sereno, azzurro come gli occhi languidi di Ornella Muti”), abbiamo imprecato contro Ezio Luzzi che era l’inviato della B e che quando cominciava a parlare non passava mai la linea. Quando mio cugino mi regalò una radiolina verde militare (chiaramente usata), non sapeva che mi aveva regalato il mondo, non sapeva che quel piccolo strumento avrebbe accompagnato tutta la mia infanzia ed adolescenza solo ad ascoltare “Tutto il calcio minuto per minuto”; potevo andare con mio padre a vedere tutte le partite della Virtus Casarano (serie C) e contemporaneamente ascoltare quello che faceva il Milan, e ad ogni gol correre da lui e dirgli che Novellino, Damiani, Serena o Baresi su rigore avevano segnato. Così sono cresciuti quelli della mia generazione, fino a quando, appunto, tutto è cambiato ed i nuovi modi di proporre il calcio non ci hanno portato via un po’ di magia. Per carità, non sono uno di quelli che protesta contro il “calcio moderno” ed anche a me piace mettermi davanti alla televisione e guardare in diretta il Milan giocare, lottare e magari vincere.

Tuttavia in occasione di queste ricorrenze lasciateci il nostro momento di nostalgia, a ricordare i tempi che furono, i rituali domenicali che accompagnavano la nostra vita di milanisti ed i momenti felici (e non, quando il Milan perdeva) con persone che oggi non ci sono più. E poi, “La Stock di Trieste, famosa nel mondo per i suoi brandy, vi ringrazia per l’ascolto e vi ricorda Stock 84. Se la squadra del vostro cuore ha vinto, brindate con Stock; se ha perso, consolatevi con Stock”. Auguri “Tutto il calcio minuto per minuto”!

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.