Milan in crescita, ma a gennaio la verità
Buona fine e buon inizio rossonero, ora si attende conferma del nuovo trend
È un buon Milan quello che si consegna alla pausa invernale. La vittoria contro il Crotone era d’obbligo, non si poteva neanche lontanamente contemplare un risultato diverso; era fondamentale dare continuità al buon momento cominciato col derby di Coppa Italia e proseguito col pari esterno contro una Fiorentina in ottima salute. Ma oltre al risultato serviva anche la prestazione, e per almeno 70 minuti sul campo si è visto un buon Milan. I rossoneri hanno vinto paradossalmente solo grazie ad una specie di gollonzo di Bonucci, ma per oltre un’ora hanno giocato una partita di sostanza, dove l’unica colpa dei ragazzi è stata quella di non presentarsi all’ultimo scorcio della gara sul 3-0. Invece il bel Milan di ieri ha ancora una volta dimostrato di non essere particolarmente prolifico in fase offensiva. Ma la situazione, in generale, del Milan è più che positiva.
La squadra da innanzitutto la sensazione di essere in crescita dal punto di vista atletico; Gattuso ha rimarcato dall’inizio che il Milan avesse un problema di preparazione fisica, e come questo andava senza ombra di dubbio ad incidere sul rendimento complessivo dei singoli. Da diverse settimane le cose sembra vadano decisamente meglio, con una crescita oltre che di squadra anche dei singoli. Bonaventura, Kessie e soprattutto Calhanoglu hanno alzato di molto l’asticella delle proprie prestazioni, e finalmente in campo i risultati si vedono.
L’obiettivo fondamentale di questa seconda parte di stagione deve essere da una parte quello di ottenere dei risultati importanti (al di là del campionato non dimentichiamoci che siamo in corsa in due competizioni su tre), dall’altro quello di valorizzare al massimo la rosa che il tecnico calabrese ha ereditato da Montella e costosamente messa in piedi in estate dal DS Mirabelli. La sensazione netta tra tutti i tifosi è quella che ognuno dei nuovi abbia ancora degli ampi margini di miglioramento, e prima di decretare il fallimento di qualcuno sarà bene che si sfrutti il tempo a disposizione per capirne il reale valore.
La situazione di Hakan, in questo senso, è emblematica: secondo molti già etichettato come flop e possibile partente già a gennaio, ed oggi un nuovo titolare che insieme a Suso va a completare il trio d’attacco rossonero con spostamento di Bonaventura tra i tre di centrocampo. Importante sarà anche l’operazione di recupero che Gattuso ha iniziato con Biglia, un calciatore che ha tutte le caratteristiche del centrocampista che al Milan serve come il pane. Insomma, il Milan che va alla sosta ci lascia con delle sensazioni migliori rispetto a quelle che respiravamo solo quindici giorni fa.
È vero che il derby e la Fiorentina non sono stati ostacoli semplici, ma per dire che il Milan stia definitivamente uscendo dalla crisi vogliamo aspettare gare più complicate contro avversari di livello. E niente sarà più attendibile delle sfide che da qui a poco ci metteranno di fronte alla bellissima Lazio di Simone Inzaghi; a gennaio affronteremo i biancocelesti sia in campionato (alla terza di ritorno) che in Coppa Italia, dove ci sarà in palio la grande opportunità di andare a giocarsi un trofeo importantissimo. Ecco, lì ne capiremo sicuramente di più.