milan

 

Detto e scritto

 

Milan-Crotone, cosa hanno detto e scritto gli addetti ai lavori

Corriere della Sera - Dopo aver messo un mattoncino a Firenze, il Milan aveva bisogno di continuità. La vittoria contro il Crotone, ottenuta grazie al gol piuttosto fortunoso di Bonucci, ha dato respiro alla classifica, ma la strada verso la normalità è ancora lunga. Basta guardare in faccia Gattuso durante la partita per capire. Quella contro il Crotone è una vittoria davvero piccola, che consente al Milan di raggiungere Fiorentina, Torino e Udinese all’ottavo posto, a meno due dalla zona Europa League. Ma per continuare a sperare in una riscossa serve di più: gioco, ritmo, intensità. I miglioramenti, comunque, sono evidenti. Non c’è più solo Suso: Calhanoglu, decisivo al Franchi, ha messo in bella mostra le sue qualità, anche se a sprazzi. Inoltre, i rossoneri, rinvigoriti dal derby di Coppa Italia, quel poco che fanno lo fanno da squadra. Le vittorie aiutano, sono la base per ripartire e migliorare l’autostima. E con quella trovare l’identità smarrita. Il gioco, però, è ancora piatto e l’attacco non funziona come dovrebbe. Quando si ripartirà, dopo la sosta (il Milan sarà di scena a Cagliari), serviranno un altro passo e un altro piglio. Altrimenti sarà un’altra stagione da dimenticare.

Gazzetta dello Sport - Leo Bonucci potrà raccontare di aver fatto un gol no look. Detto col sorriso tecnicamente è indiscutibile, visto che il capitano milanista non stava guardando il pallone al momento della goffa respinta di Cordaz. Una rete obiettivamente strana, ma che vagava nell’aria se è vero che più di qualcuno glielo aveva predetto. Lo stesso Bonucci, prima della partita, si era lasciato andare col team manager Romeo: “Guarda che se segno mi paghi la cena”. La rete di Leo, che non segnava da 234 giorni (finale di Coppa Italia Juve-Lazio dello scorso maggio), va oltre le statistiche: ne aveva bisogno per il Milan, per i tifosi e soprattutto per se stesso.

Repubblica - Il successo di ieri porta la firma di Gattuso: Rino è il simbolo della risalita rossonera. Il processo di identificazione tra squadra e tecnico è emerso nella fase di sofferenza della partita, dovuta al calo atletico: Donnarumma ha salvato su Trotta e Simy, i difensori hanno lottato per mantenere inviolata la porta, centrocampisti e attaccanti hanno dato una mano. Se il progetto tecnico del Milan è un po’ più credibile il merito è proprio di Gattuso.

Costacurta: - "MI sembra che una crescita ci sia, come minimo per quanto riguarda l'aggressività e l'agonismo. Per ora ci si può accontentare di queste due componenti che possono portare tanti punti. La strada è quella giusta. Non è importante che ci siano in campo i Gattuso ma è importante che i giocatori di qualità abbiano il carattere di Gattuso. Se Calhanoglu dovesse continuare così, con Suso schierato in quella posizione e gli inserimento dei centrocampisti, ho idea che si continueranno a creare situazioni da rete".

Marocchi - "Per quanto riguarda le certezze tecniche e di classifica rimanderei il discorso. Il Milan ha vinto contro una squadra inferiore. Gattuso però ha tolto dal Milan l'attenzione alla classifica, ha tolto il fardello che i giocatori provavano nel vedere le posizioni alte della classifica allontanarsi"

Ferrara - “Kalinic è un professionista serio, sta cercando di dare sempre il massimo alla sua squadra. Anche Dzeko aveva queste difficoltà, poi però si è sbloccato ed è esploso. Nikola è molto propositivo quando scende in campo, sta cercando di dare tutto”

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.