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Partire col piede giusto

 

 Gattuso cerca la vittoria, per proseguire il periodo positivo e per migliorare la classifica. Calhanoglu dall'inizio: nuova occasione

 

La vittoria nel Derby di Coppa Italia e la mini-rimonta, la prima in stagione dopo uno svantaggio, di Firenze hanno dato fiato e serenità al Milan di Gattuso. Ora, dopo una settimana piena di riposo e lavoro, serve dare continuità. Serve sopratutto tornare alla vittoria, dopo i tremendi risultati con Benevento e Verona. La classifica, per la lotta al sesto posto è abbastanza corta. Con una vittoria il Milan raggiungerebbe Udinese e Fiorentina e resterebbe in scia della Sampdoria, in una lotta che vede coinvolte anche Atalanta e probabilmente il nuovo Torino di Mazzarri. Sei squadre per due posti, il sesto ed il settimo, ammesso che quest'ultimo valga l'accesso all'Europa League. 

Il Milan, per rosa, investimenti e potenzialità, ha tuttavia l'obbligo di chiudere almeno in sesta posizione questo campionato. La classifica va migliorata, serve un filotto di risultati utili, anche e sopratutto per prepararsi bene alle gare che contano davvero, tra Gennaio e Febbraio. Parliamo ovviamente delle sfide con Lazio e Ludogorets che valgono rispettivamente la finale della Coppa Italia e gli ottavi di Europa League. 

A questo Milan serve inoltre tornare a far punti e gol a San Siro. I numeri sono da tregenda. Dopo la vittoria 2-0 di Settembre con la Spal, i rossoneri hanno giocato 11 partite al Meazza, tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Il computo totale dice 5 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, con 14 gol segnati e 10 subiti. Sono 6, tuttavia, le gare senza segnare nemmeno un gol. Se si isola, poi, il solo campionato, emergono tutte le difficoltà di questa squadra. Perchè sui 14 gol segnati citati in precedenza, 3 sono arrivati con il Rijeka, 5 con l'Austria Vienna e 3 in Coppa Italia con il Verona. Tolti questi, restano solo il gol di Cutrone nel Derby, arrivato tuttavia al 105', e le due reti segnate da Bonaventura in Milan-Bologna. Nelle 6 gare di campionato, il Milan ha segnato, e vinto, solo con il Bologna. Poi 5 gare senza nemmeno fare un gol, tra Genoa, Torino, Juventus, Roma ed Atalanta. 

Un trend assolutamente da invertire nel 2018. 

Di fronte, il Crotone di Zenga, reduce da due sconfitte consecutive con Lazio e Napoli, arrivate dopo la vittoria per 1-0 contro il Chievo. Globalmente, i calabresi, hanno messo assieme una sola vittoria e 6 sconfitte nelle ultime 7 gare. 

Ma non inganni. Il Crotone di Zenga sta giocando bene e raccogliendo poco. Nelle due gare con Lazio e Napoli, i calabresi meritavano di più. Contro la capolista, arbitro e Var hanno impedito il meritato pareggio. Con la Lazio, invece, la gara è stata equilibratissima per quasi un'ora. 

Qualche assenza c'è, nelle fila rossoblu, ma anche la voglia di fare punti per muovere la classifica nei bassifondi, abbastanza equilibrata, dai 18 punti del Genoa quint'ultimo ai 13 del Verona penultimo. In mezzo, il Crotone fermo a 15 assieme alla Spal. 

Per quanto riguarda i precedenti, l'unico in Serie A da citare è il 2-1 della scorsa stagione. Calabresi avanti con Falcinelli al 26'. Il Milan la ribalta, prima con Pasalic al 41', poi con Lapadula quasi allo scadere, dopo che Niang si era fatto parare un rigore da Cordaz. 

Capitolo formazioni. 

Gattuso deve fare a meno di 5 giocatori infortunati. Si tratta di Storari, Mauri, Conti, Paletta ed Abate. Kalinic è invece recuperato. 

Due dubbi per l'allenatore rossonero. Uno a centrocampo ed uno in avanti. Andiamo con ordine. Davanti a Donnarumma, confermata la difesa di Firenze, con Calabria, Romagnoli, Bonucci e Rodriguez. 

A centrocampo spazio sicuro per Kessiè e Bonaventura. Il ruolo di regista se lo giocano Biglia e Montolivo, con l'argentino favorito. 

In avanti, Suso e Calhanoglu dovrebbero essere le ali del tridente. Il ruolo di punta se lo giocano Cutrone, leggermente favorito, Kalinic, in ripresa, e Silva, possibile sorpresa dell'ultima ora. 

In casa Crotone, Zenga deve fare a meno di Cabrera, Pavlovic, Simic, Nalini e Tumminiello. 

Il tecnico calabrese conferma il 4-3-3 delle ultime partite. Davanti a Cordaz, spazio a Faraoni, Ceccherini, Ajeti e Martella. In mezzo al campo, Barberis e Rohden affiancheranno Mandragora. In attacco, Budimir agirà da punta centrale. Con lui ci saranno Stoian e Trotta.

 

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