Sotto la sud

 

L’anno che verrà

 

Obiettivi dentro e fuori dal campo. Ed una stagione che non è ancora finita 

 

 

Con la vittoria nel derby di Coppa Italia ed il pari in rimonta di Firenze (partita incredibilmente giocata poco più di 50 ore dopo la gara con l’Inter) si chiude un 2017 che nel complesso non può essere definito positivo. Il riferimento, chiaramente, è solo alla stagione in corso, tralasciando la seconda metà della scorsa stagione. Dopo il cambio di proprietà e la dispendiosa campagna acquisti estiva sicuramente ci si aspettava un rendimento diverso da parte del Milan, capace al contrario di collezionare otto sconfitte nel girone di andata e mettere insieme solo 25 punti. Il 2017 si è chiuso con il sorriso, avendo comunque estromesso i cugini nerazzurri dalla Coppa Italia ed avendo, per la prima volta in stagione, saputo rimediare ad una situazione di svantaggio. E con questo sorriso ci apprestiamo ad entrare nel 2018, un anno che sarà comunque importantissimo per la squadra di Gattuso è per la società.

Il Milan è ancora in corsa per due obiettivi su tre, e tra gennaio e febbraio si gioca una fetta importante di stagione e di futuro. Dopo aver eliminato Verona ed Inter, in Coppa Italia ci giocheremo la semifinale contro la Lazio, in due gare di andata e ritorno che si disputeranno a distanza di un mese una dall’altra (a fine gennaio a Milano, a fine febbraio a Roma). Dall’altra parte del tabellone ci sono ancora da disputare i quarti tra Napoli-Atalanta e Juventus-Torino. Se le cose vanno secondo pronostico i nostri avversari saranno tre delle prime cinque squadre del campionato; un percorso complicato e difficile, ma lo scoglio più duro sarà eliminare la Lazio, perché poi in una gara secca sappiamo che tutto può succedere. L’obiettivo principale, invece, sarà rappresentato dall’Europa League, dove a febbraio ci ripresenteremo ai nastri dei sedicesimi affrontando i bulgari del Ludogorets. L’EL è una competizione importante, anche perché rappresenta l’unica chance per partecipare alla prossima Champions League. Il quadro delle partecipanti è salito di livello con l’ingresso in scena delle terze eliminate dalla CL, e questo complica non poco la situazione. L’arrivo di Napoli e di Atletico Madrid fa pendere altrove i favori del pronostico, ma non è il caso di scoraggiarsi. Innanzitutto il Milan ha dimostrato finora di aver preso seriamente l’impegno nella seconda competizione internazionale, e poi bisogna sempre fare i conti con lo spirito e l’atteggiamento che le varie squadre adottano in questa competizione: non sempre, infatti, le grandi danno la giusta importanza a questo torneo. Sicuramente sul serio, da sempre, la prendono i club spagnoli, ed è tra di loro che si nascondono le favorite del torneo. In sostanza, Atletico Madrid, Villareal, Arsenal e Napoli sono le squadre da battere. Con un po’ di fortuna si può fare bene anche in questa competizione.

Per quanto riguarda il campionato, il Milan ha l’obbligo di andare a lottare per raggiungere quanto meno il sesto posto, con conseguente qualificazione all’EL del prossimo anno. Ma la cosa più importante di questo 2018 sarà cercare di sfruttare tutte le competizioni per riuscire a capire veramente il valore di questa rosa e chi dei tanti nuovi innesti estivi sarà in grado di far parte del Milan del prossimo futuro e chi no. Continuiamo a pensare che la maggioranza dei nuovi arrivati sia rappresentata da giocatori validi e dall’ottimo potenziale, e che in condizioni diverse (e magari con un tecnico diverso) potranno dimostrare il loro valore. Ma se questi giocatori hanno qualcosa da dire o da dimostrare, lo facciano adesso o non lo faranno mai più (almeno in rossonero). L’augurio, naturalmente, è che nel nuovo anno si possa assistere ad una crescita costante nel gioco e nell’atteggiamento della squadra di Rino Gattuso. 

Fuori dal campo il 2018 sarà un anno importante a livello societario per le vicende che riguardano il rifinanziamento del debito e per quello che scaturirà con l’Uefa in sede di Settlement Agreement, mentre non ci aspettiamo praticamente nulla nel mese di gennaio per ciò che riguarderà il mercato di riparazione.
Insomma, non è vero che questa stagione sia già da considerarsi finita, perché in fondo le occasioni per salvarla e renderla positiva ci sono ancora.

 

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