Spogliatoio derby

 

Il 2017 rossonero

 

Un ottovolante con emozioni contrastanti

 

Il 16 dicembre 2016, il Milan spegneva le candeline dei suoi 117 anni di storia. Qualche giorno dopo, in quel di Doha, portava a casa la Supercoppa italiana che è, ad oggi, il ventinovesimo titolo della gestione di Silvio Berlusconi. Così si chiudeva il 2016 e con questo tesoro di emozioni iniziava il 2017, un anno significativo per il Milan perchè in data 14 aprile avveniva il preannunciato passaggio di proprietà in mano cinese. E così il club meneghino, fondato dagli inglesi e che negli ultimi cento anni aveva sempre visto avvicendarsi presidenti italiani, diventava di proprietà del signor Yonghong Li, imprenditore cinese. Una svolta epocale, destinata a lasciare il segno negli anni a venire. Il 2017 rossonero comunque è si questo ma è anche molto altro. Si inizia con una vittoria sofferta in casa contro il Cagliari, 1-0, gol nel finale del discusso Carlos Bacca, attaccante mai rientrato pienamente nelle grazie di Montella e sempre al confine fra la linea del fuorigioco e le critiche dei tifosi. Sarà uno dei pochi gol del 2017 di Bacca.

L'annata procede e l'infortunio di Bonaventua in quel di Udine, alla fine di gennaio, sembra essere uno di quegli eventi condzionanti in negativo la stagione. Il Milan perde la seconda partita consecutiva, entra in una minicrisi (perderà anche la successiva contro la Sampdoria) ed inizia un periodo di alti e bassi, intervallati dalla stoica vittoria di Bologna (gol di Pasalic con i rossoneri in 9 contro 11) e da qualche capitombolo di troppo. L'obiettivo rimane quello della qualificazione all'Europa League anche se adesso la classifica è meno buona. La sconfitta di Torino contro la Juventus, maturata all'ultimo minuto di recupero a causa di un discusso rigore fischiato in favore dei bianconeri, complica il cammino di Montella ma il Milan rimane sulla scia del sesto posto. In primavera il Milan rallenta ma le contemporanee crisi di Fiorentina e Milan permettono alla squadra rossonera di arrivae sesta. Decisivo risulterà il gol di Zapata al 97esimo minuto del primo derby tutto cinese giocato a metà aprile. La squadra conquista matematicamente la qualificazione ai preliminari di EL contro il Bologna in casa alla penultima giornata.

E' già tempo di scelte e bilanci. La società sceglie di rivoluzionare la squadra e di condurre un mercato aggressivo. Viene strappato Bonucci alla Juventus, arrivano giocatori di prospettiva e qualche elemento esperto. Sembra un Milan in grado di aprire un ciclo. Lo stadio pieno in occasione di Milan Craiova ne è un segnale evidente. Tutto troppo bello forse per essere vero. Ne nasce così una prima parte di campionato sofferta, col Milan sempre sconfitto contro le prime 6 del campionato e con Montella che a fine novembre viene esonerato per dare una scossa alla squadra. Scocca l'ora di Gattuso che dopo un inizio durissimo fa in tempo a regalare al Milan una semifinale di Coppa Italia, eliminando nel quarto di finale la favorita Inter. Questo è stato, in breve, il nostro 2017. Un anno bello, difficile, entusiasmante, nostalgico.

Tanti sentimenti e tante emozioni si sono miscelate nell'anno che se ne va. Una cosa è certa: è un anno che entra di diritto nella storia del Milan. La speranza è che quel 14 aprile 2017, negli anni a venire, possa essere ricordata non solo come una data storica, ma anche e soprattutto come la data dell'inizio di un'era vincente.

 

 

 

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