Gattuso

 

Un nuovo inizio?

La partita contro la Fiorentina ci regala un punto importante, in continuità con il Derby vinto in Coppa Italia.

 

 

Senza fare chissà quali proclami, o marchingegni mentali di questo genere, possiamo dire che il Milan di Rino Gattuso, esce dal Franchi di Firenze con un punto che, anche dopo la vittoria del Derby di Coppa, acquista un significato importante, al cospetto di una classifica deficitaria, e che nel girone di ritorno dovrà essere necessariamente aggiustata.

Il Milan chiude il Girone di Andata a venticinque punti: una miseria in termini di punti, gioco espresso e potenziale a disposizione, ma l'ultimo punto di questi venticinque, potrebbe essere la scintilla, per accendere un "incendio" fatto di cuore, grinta e sacrificio, da qui a Maggio. No perchè, se non lo avete ancora capito, Rino Gattuso sta cercando di trasmettere soprattutto questo alla squadra. E questo, chi vi scrive, lo dice prima di tutto perchè il Milan riesce per la prima volta in questo campionato a fare punti, recuperando una situazione di svantaggio, e poi perchè la squadra ha dimostrato anche oggi di aver iniziato un percorso di crescita, non in termini di gioco, ma in termini di solidità, forza mentale e carattere. Un carattere che fino ad un minuto prima del Derby vinto in Coppa Italia in settimana, era ben che rimasto in soffitta; una "soffitta" che ci è costata tanti, troppi punti per puntare ad un piazzamento nei primi quattro posti, ma che Gattuso sta cercando di ripulire e svuotare attraverso un lavoro molto diverso da quello che, per esempio, Vincenzo Montella aveva fatto in questi primi mesi di questa stagione.

Molto diversi tra loro Montella e Gattuso: l'ex tecnico della Fiorentina, aveva puntato tutto sull'estetica e sul possesso palla attraverso la qualità dei nuovi acquisti: progetto fallito, non solo per colpa sua, ma per una serie di componenti di cui conosciamo bene i fatti e i misfatti, e di cui è inutile tornarci sopra. Tornando all'attualità, Gattuso sta cercando di badare al sodo: gioco semplice e meno orizzontale; più concreto per via di un tentativo quasi ossessivo della verticalizzazione. Differenze sostanziali dal gioco elaborato di Montella, e che fino ad ora hanno portato risultati alterni. Ma questa settimana, per come è andata può segnare un momento di svolta dal punto di vista mentale, per un gruppo che deve tornare a crederci, a prescindere dall'avversario che ha di fronte. Un gruppo che deve badare al sodo; deve cercare, anche non esprimendo un bel calcio, di fare risultato sempre e comunque.

Anche perchè, tralasciando il campionato dove il Milan presumibilmente potrà giocarsi esclusivamente un posto in Europa League, i rossoneri hanno la possibilità di giocarsi su due partite l'accesso alla finale di Coppa Italia contro la Lazio, e l'accesso agli Ottavi di Europa League contro il Ludogorets; due traguardi che darebbero un ulteriore spinta ad un ambiente che ha bisogno soprattutto di semplicità, serenità e tranquillità, per una seconda parte di stagione che tutti noi, ci auguriamo, possa essere ben diversa da come, questi mesi iniziali della stagione 2017/2018, ci hanno purtroppo abituato a sopportare.  

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