Mirabelli

 

Mirabelli pre e post 27 luglio

 

Massimiliano Mirabelli protagonista dell'estate rossonera, fino al 27 luglio...

 

Una data di fine luglio e un destino che cambia. In una situazione che ricorda il noto film "Sliding Doors", il mercato del Milan ha subito una brusca frenata, nel freddo 27 luglio (nonostante la calda temperatura) che segna la linea di demarcazione fra due diverse sessioni di mercato. È il giorno nel quale Fassone, al seguito della squadra in Cina, comunica alla stampa l'imminente arrivo di un importante sponsor per il Milan. Sponsor che in realtà non si vedrà mai, e del quale né lo stesso Fassone né altri hanno più parlato. La pur rispettabilissima Alpenwater, divenuta nei mesi scorsi uno degli sponsor rossoneri, non può certo considerarsi l'importante sponsor di cui parlava Fassone. Un problema non di poco conto, se consideriamo che fino al 27 luglio il Milan è protagonista di una poderosa sessione di mercato, con diversi giocatori acquisiti e tanti milioni investiti, mentre altrettanto non si può dire del post 27 luglio, che vedrà l'arrivo del solo Kalinic.

In virtù di questo è lecito porsi una domanda: è stato bloccato il lavoro di Mirabelli? Una domanda non banale, alla quale rispondiamo "probabilmente si". Non può infatti essere casuale la differenza fra i due periodi estivi, diametralmente opposti, che fanno pensare a qualcosa che ha cambiato le strategie di mercato. Se a questo aggiungiamo l'arrivo del pur rispettabilissimo Kalinic in attacco, quando lo stesso Mirabelli era in trattativa con Aubameyang, (da novembre 2016, ancor prima del closing dello scorso aprile), e la cui alternativa rispondeva al nome di Morata (nome fatto più volte dagli stessi Mirabelli e Fassone), appare quanto mai evidentemente l'improvvisa inversione. Un cambio di marcia che lascia in sospeso il giudizio, almeno dal punto di vista del mercato, del DS rossonero Mirabelli. Senza dimenticare che molti dei giocatori arrivati la scorsa estate non stanno ancora rendendo al massimo, a cui si aggiunge lo sfortunato Conti, vittima del pesante infortunio che rimanda ogni possibile giudizio sull'ex atalantino.

Altro discorso è invece quello legato alla gestione tecnica di Massimiliano Mirabelli. Ne abbiamo parlato anche qui nei mesi scorsi, segnalando le difficoltà che sembra avere a livello comunicativo il DS rossonero, spesso sopra le righe, e che in alcune circostanze possono aver minato le certezze del gruppo. Si parla ad esempio della scelta che sarebbe stata ordinata a inizio stagione all'ex tecnico rossonero Montella, ovvero quella di accantonare (quasi) tutti i giocatori della gestione precedente. Una scelta che non pare cosi improbabile, alla luce dei continui riferimenti al passato, spesso sgradevoli. A questo si aggiungono alcune dichiarazioni nei pre e post-partita, parse più dichiarazioni di un AD che non di un Direttore Sportivo. La stagione entra nella sua fase più calda, e potrebbe esserlo anche per il DS rossonero, dal momento che iniziano già a circolare delle voci di un Marco Fassone non più cosi convinto della scelta.

Tutti i tifosi rossoneri si augurano che la stagione si chiuda al meglio, anche e sopratutto per il futuro di Mirabelli e dello stesso Fassone, legati comunque, doveroso ricordarlo, al futuro societario. Se le cose dovessero complicarsi con LI Yong Hong, con il conseguente passaggio del Milan al fondo Elliott, potrebbero esserci dei cambiamenti importanti anche a livello dirigenziale. Tutto molto prematuro al momento, ma al tempo stesso da non sottovalutare. Se nella gestione precedente l'AD rossonero Adriano Galliani godeva di un particolare rapporto di amicizia con il Presidente Berlusconi, che rendeva pressochè impossibile un allontanamento, lo stesso non si può dire oggi. Indubbiamente, a torto o ragione, i risultati sportivi incideranno sul futuro, non solo a livello economico.

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.