Difesa Milan

 

Prove di solidità

Il Derby di ieri ha dimostrato che quando si mette in campo la cattiveria, anche la fase difensiva migliora.

 

 

Prima di gridare al miracolo, o chissà quale evento divino, dobbiamo necessariamente aspettare la controprova (o controprove per meglio dire), ma il Milan visto ieri sera nel Derby di Coppa Italia, vinto ai supplementari contro l'Inter, è piaciuto per attenzione, intensità e cattiveria; tutte qualità clamorosamente mancate in tante partite di questa prima parte di stagione.

E con questo spirito, che anche la fase difensiva ne ha beneficiato enormemente. A partire da tale Antonio Donnarumma, oggetto misterioso e riflesso poco cristallino del fratellino ben più talentuoso, che ieri all'esordio assoluto con la maglia del Milan, ha pensato bene, tra l'ironia generale, di sfoderare una parata quasi irreale sul colpo di testa a colpo sicuro di Joao Mario. Un intervento che ha permesso al Milan di rimanere in corsa, in una partita nella quale l'ex Gubbio e Piacenza, chiamato all'ultimo in campo a causa dell'infortunio di Storari, ha fornito una buona prestazione, cercando di rischiare il meno possibile anche nelle uscite (viste le condizioni meteo). E come molti sono stati zittiti, piacevolmente parlando, dal buon Antonio, anche la difesa rossonera ha fornito ieri una prestazione di grande solidità, aiutata sia dal buon lavoro di filtro del centrocampo in fase di non possesso, che di una generale attenzione dei quattro difensori che ha permesso di limitare tantissimo l'attacco nerazzurro. 

Una partita che, parlando di Bonucci e Romagnoli ad esempio, li ha visti sicuri protagonisti di una performance generale che, con il passare dei minuti, è andata via via crescendo in un connubio di attenzione e concentrazione per gli inserimenti offensivi centrali di Icardi e Joao Mario e Icardi, che hanno permesso di annullare o quasi un attacco interista parso molle e poco concreto. Come del resto, anche le prove arrivate da Ricardo Rodriguez e Abate prima, e Calabria poi, hanno dimostrato ulteriormente che quando si gioca in un certo modo, anche giocatori come Icardi, Candreva o Perisic, possono essere limitati enormemente. Ergo, ne è uscita fuori una partita nella quale il Milan ha subito un'unica palla goal ( che è appunto quella di Joao Mario), nata da un errore a centrocampo di Locatelli; per il resto, il reparto difensivo si è ben comportato.

E da qui che, senza fare voli pindarici, Gattuso dovrebbe cercare di iniziare un percorso tortuoso, impervio e assai complicato, ma dal quale, questo Milan può ancora ricavare qualcosa in questa stagione.

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