Donnarumma

 

Un appello per Gigio

 

Infortunio strano, ma ragioniamo prima di chiamarlo vigliacco

 

 

Gigio Donnarumma, portiere dalle qualità tecniche formidabili (e chi lo crede un sopravvalutato o un miracolato può anche smettere di leggere ora questo articolo) ma ragazzo e non ancora "uomo". Non è la prima volta che in questi mesi ci poniamo il problema di sottolineare le scarse dimostrazioni di personalità in campo e fuori del numero 99. Lo scarso coraggio di prendere in mano le situazioni e scegliere in prima persona del proprio futuro, la macata volontà di zittire un procuratore che in teoria fa i suoi interessi ma solo di riflesso ai propri, fino all'incapacità di farsi condizionare mentalmente dalle contestazioni del tifo che lo portano, come in estate in Polonia o sabato sera contro l'Atalanta, a sbagliare interventi di regolare ammnistrazione, sono tutti episodi che alimentano una sola corrente di pensiero.

Ecco perchè la vicenda infortunio venuta fuori stamattina pur potendola leggere in tanti modi viene interpretata in uno unico. In media otto individui su dieci lo vedono come un chiaro atto di codardaggine. Inventare un infortunio per paura di altre contestazioni e per levarsi di torno scaricando la bollente responabilità di difendere la porta rossonera in un derby che ha tanto da dire su un altro. Potrebbe essere, ma non è asolutamente detto che sia così. Le parole di Gattuso in conferenza stampa proprio su Donnarumma col senno di poi sanno quasi di presagio. Sottolineare 24 ore prima che i scenda in campo che il ragazzo non è tranquillo e che il pallone in mano gli pesa, alla vigilia di una partita così importante era alquanto lesivo. Non faceva altro che alzare ancora di più la pressione addosso a Gigio che ha già dimostrato di non saperle gestire in maniera ottimale. Ora invece già i conti tornano di più. E se fosse una decisione presa dalla società per mano magari proprio di Yonghong Li appena arrivato a Milano per evitare che la situazione degeneri? E non dovremmo stupirci di tale mossa, anzi. Nel caso il Milan avesse deciso di proteggere uno dei suoi migliori giocatori dalla propria tifoseria sarebbe una cosa gravissima e vergognosa...ma per i tifosi. Montare un caso sul nulla finendo per danneggiare la squadra è già assurdo di suo e questa sarebbe solo il sigillo ad un'altra figuraccia fatta da coloro che da un po' di tempo a questa parte rappresentano un bel niente.

Ma io, ottimista e in buona fede per indole, mi limito a pensare che l'infortunio sia reale visto che stiam parlando di un atleta e in quanto tale esposto a problemi fisici come tutti gli altri, che Gigio in questo momento sia arrabbiatissimo per essere costretto a guardare la partita in tribuna pensando a come recuperare il prima possibile.

 

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