Kaka

 

Kakà, l'amore è finito

 

Donnarumma oggi come Kakà ieri..

In un recente articolo, il nostro Massimo Bambara, ci ha spiegato come e perchè Kakà è riuscito ad entrare prepotentemente nel cuore dei tifosi del Milan risultando ancora oggi un simbolo ed una icona. 

Chi vi scrive oggi non la pensa esattamente così. 

Kakà è stato senza dubbio uno dei giocatori più amati dai tifosi del Milan, con la sua faccia pulita, il suo scatto, i suoi gol, le sue giocate, il suo modo di porsi, la sua eleganza. Ci è bastata vederlo all'esordio in quel di Ancona per innamorarcene. E' difficile spiegare cosa è stato Kakà per i tifosi del Milan. 

Ma non è stato tutto rosa e fiori....

Oggi in molti accusano Donnarumma per il suo elevato stipendio e per l'approdo del fratello Antonio. Eppure anche il papà agente di Kakà ai tempi era in pianta fissa in Via Turati a chiedere un continuo aumento di stipendio. Eppure anche ai tempi il Milan "fu costretto" a prendere il fratello scarso Digao per far contenta la famiglia Kakà. 

Nel gennaio 2009 piansi per la prima volta per un calciatore. Gli sceicchi del City offrivano la luna e il popolo rossonero si schierò in massa con il nostro n 22 Ricordo bene il clima surreale che si creò in un Milan-Fiorentina terminato 1-0 con gol di Pato. I cori "Galliani vendi tua madre" e "non si vende Kakà" si sentirono forti per tutti i 90 minuti. Poi il colpo di teatro in perfetto stile Berlusconi che da Biscardi annunciò che Kakà sarebbe rimasto al Milan. Tutti sotto casa del bambino d'oro che dalla finestra di casa sua si battè il petto. 

Tutti sappiamo bene che 4-5 mesi dopo Kakà sarebbe diventato un giocatore del Real Madrid. 

Ecco, per me l'amore per Kakà finì esattamente in quel momento. Non mi interessava se fu la società a venderlo, Ricardo in quella sera di gennaio sapeva benissimo dove sarebbe finito a giugno. 

Il suo ritorno al Milan qualche anno fa, mi fece sicuramente piacere ma non l'ho vissuto come tanti altri. I suoi gol e le sue giocate non mi facevano più nessun effetto. 

Stessa cosa accade oggi, quando sento parlare di un suo ritorno in società. Non mi fa ne caldo ne freddo. 

In un periodo di cosi scarso attaccamento ai colori rossoneri, ben venga un suo ritorno, ma per favore, evitiamo di far passare Kakà come il santarellino di turno innamorato del Milan. 

 

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