Romagnoli in azione con la maglia rossonera

 

Due stagioni (e mezza), zero miglioramenti

 

Romagnoli tra i più deludenti di questa stagione. A quasi 23 anni, è tempo di dimostrarsi da Milan

 

 

 

Dopo la disfatta di Verona, su decisione presa di comune accordo da Gattuso e società, il Milan è in ritiro per cercare di guardarsi dentro, capire i suoi problemi, e preparare in un modo accettabile l’impegno contro l’Atalanta di Sabato a San Siro. Considerando le diverse campagne acquisti condotte da rossoneri e orobici l’estate scorsa, mai nessuno avrebbe osato immaginare che le due squadre, a fine Dicembre, si sarebbero trovate ad avere gli stessi obiettivi. Così, come da due mesi a questa parte, in casa rossonera è tempo di processi, che coinvolgono tutti: dai dirigenti, all’allenatore passando inevitabilmente per i giocatori. Non solo si sono puntualmente scatenate voci su Bonucci, il quale starebbe rimpiangendo la scelta di aver scelto il Milan (rumor puntualmente smentito dalla società), ma in casa rossonera si sta valutando il futuro e l’effettivo valore di tutti gli elementi della rosa, nessuno escluso. I 24 gol presi nel solo campionato dal Milan fanno storcere il naso, e così sul banco degli imputati ci finiscono inevitabilmente anche i centrali di difesa. Non solo Bonucci, ma anche il nuovo acquisto Musacchio ed Alessio Romagnoli.

Da Alex a Bonucci, passando per Paletta, il centrale nativo di Anzio non ha mai convinto del tutto la critica, fatta eccezione per i pochi mesi della scorsa stagione in cui, in coppia con Paletta, conduceva il Milan a giocarsela con le prime fino a Gennaio, centrando anche il successo di Doha da titolare e insostituibile. Da lì in poi, Romagnoli è finito inesorabilmente nel calderone delle critiche che ha coinvolto tutti, dimostrandosi insicuro nello scacchiere rossonero, sia con un assetto a tre, sia con un assetto difensivo a quattro, prendendo cartellini di troppo e mettendoci talvolta lo zampino in negativo, come successo nella partita di Settembre contro l’Udinese, poi fortunatamente vinta dai rossoneri grazie a Kalinic. Nonostante piedi pur sempre eccelsi per un centrale di difesa, ed un certo feeling col gol manifestato in questa stagione, Romagnoli non sembra non mostrare quei miglioramenti in fase di marcatura e per quanto concerne la leadership difensiva, che era lecito aspettarsi visto il grande investimento che il Milan fece su di lui nell’estate del 2015, acquistandolo dalla Roma con grandi aspettative, avvalorate dalla convinzione nei propri mezzi che Romagnoli aveva, tanto da paragonarsi addirittura ad Alessandro Nesta.

I problemi che affliggono il Milan sono sicuramente di natura strutturale, e lungi da noi affibbiare colpe particolari ai singoli, ma alla luce delle recenti prestazioni di Romagnoli, aveva rifiutato lo scorso anno un’offerta da 55 Milioni di Euro proveniente dal Chelsea, fa storcere un po’ il naso…

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