Bonucci Kessiè Calabria

 

L’atteggiamento la delusione più grande

 

La faccia resta uguale dopo il primo, dopo il secondo e dopo il terzo schiaffone preso in pieno viso

 

 

Tutte le volte che pensi che qualcosa stia migliorando, che qualche accorgimento sia stato trovato, che qualche giocatore stia cominciando a tornare ai suoi livelli standard, ecco che arriva la mazzata nei denti. Al netto delle follie nei minuti successivi ai gol del vantaggio, la vittoria col Bologna aveva fatto intravedere un buon Milan, voglioso se non altro di portare a casa un risultato che serviva come il pane. Ancor più confortante la vittoria in Coppa Italia contro il Verona, giocata con ordine e gestita con disinvoltura, contro una squadra completamente impotente ad opporsi al Milan. Qui però scatta la molla, per certi versi opposta per le due squadre: il Milan pensa di ripresentarsi a Verona tre giorni dopo e di fare un solo boccone degli scaligeri, mentre i gialloblù proprio dalla lezione impartita traggono gli elementi per riservare ai rossoneri una accoglienza del tutto diversa. Il Verona picchia, la mette sul piano della cattiveria, aizza il Bentegodi e irretisce l’avversario colpendolo chirurgicamente ogni volta che può. Ed ecco la delusione più forte. Al di là della prestazione e del gioco, ciò che fa veramente male di questo Milan è l’atteggiamento! Un gruppo di giocatori che affronta questo clima senza nessun sussulto di carattere, di cattiveria, di furore agonistico, di voglia di far vedere ad una squadra di pellegrini (e che tale si era dimostrata 3 giorni prima) che se anche la mette sul piano fisico e della provocazione non c’è trippa per gatti. Invece no, la faccia e l’atteggiamento resta uguale dopo il primo, dopo il secondo e dopo il terzo schiaffone preso in pieno viso. Non un moto di ribellione, nessuna reazione da squadra vera, solo fragilità e sgomento, quello che ci paralizza e ci fa proseguire la partita con la netta sensazione che non riusciremo a darle una scossa neanche se si giocasse per tre giorni.

Al primo problema crollano tutti i muri, non ci sono anticorpi, c’è solo quella strisciante sensazione che non ci sarà modo di reagire e di rimettere le cose a posto. Di fronte a tale atteggiamento prendono coraggio e sembrano corazzate invincibili anche il Benevento ed il Verona, capaci di fare la voce grossa solo con noi perché solo noi le affrontiamo dapprima con sufficienza, e poi con lo sguardo abbassato di chi ha paura di fare l’ennesima figura di merda, che puntualmente arriva. È perfettamente inutile stare lì a parlare di moduli, di numeri, di schemi, di posizioni o di scelte tecniche, questa squadra è veramente fragile nel carattere e nella lotta, priva di quelle certezze e convinzioni che spesso ti portano a vincere o raddrizzare le partite anche quando giochi male ed i meccanismi sono inceppati. È un vero peccato, perché continuiamo a pensare che i giocatori acquistati siano dei buoni elementi, ma soprattutto dispiace perché propio la rosa giovane e nuova doveva darci quell’entusiasmo e quella leggerezza che è tipica della verde età, una spensieratezza che sarebbe dovuta essere accompagnata dall’esperienza e dal carisma di qualche giocatore navigato. Invece no, in mezzo a tanta precarietà dovuta ad una squadra completamente rinnovata e tutta da costruire, si è perso perfino il carattere delle persone, contribuendo a creare questo clima di incertezza che non ci aiuta di certo a provare a dare una vera svolta alla stagione.

Qui cari ragazzi stiamo chiamando direttamente in causa le vostre responsabilità, perché solo voi potete provare ad andare in campo con uno spirito diverso e farci vedere che le speranze che avevamo riposto in voi non erano vane. Nessuno pensi che è attraverso gli schemi ed i numeri che si vincono le partite, le battaglie si vincono soprattutto con il carattere, con il giusto atteggiamento e la giusta mentalità, con la corsa, con lo spirito di sacrificio ed il sudore, tanto, dell’allenamento. Ecco, Rino Gattuso sotto questi aspetti vi può essere utile e di esempio, e solo dopo aver ritrovato queste componenti e questa garra potremo ricominciare a filosofeggiare sul modulo, sul gioco, sulla difesa a tre o sulla scelta di un titolare piuttosto che un altro. Non prima.

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.