Gattuso - Bonaventura

 

La vittoria della caparbietà

 

Il Milan vince di squadra ma deve ancora diventare squadra

 

 

Tatticamente parlando, il 10 dicembre è il giorno della Restaurazione in casa rossonera. Dopo tre mesi di difesa a tre, si torna al consueto modulo con i 4 dietro che rientra di più nella storia e nel dna del club.

Gattuso contro il Bologna scegli così di tornare al 4-3-3, il modulo della scorsa stagione e che, per tutta l'estate, aveva rappresentato il punto di partenza del lavoro di Montella.

Lo fa perchè si rende conto del fatto che con la linea difensiva a 3 il Milan regala un uomo agli avversari in impostazione, con ciò rendendo le uscite meno fluide.

Il 4-3-3 proposto ieri contro il Bologna sembra offrire maggiori garanzie, soprattutto nelle possibilità di mettere la squadra in condizione di creare la superiorità numerica sugli esterni.

Il primo quarto d'ora della partita è molto buono, anche piacevole nello sviluppo della manovra. Il gol nasce dalla volontà di Gattuso di derogare al possesso ed ai triangoli.

L'azione raramente si vedeva nel calcio proposto da Montella. Con Rino si può andare anche oltre la palla bassa e Kalinic, per questo tipo di soluzioni, è un centravanti ideale. La sua sponda a Bonaventura per l'1-0 è una perla rara.

Il Milan però è una squadra contraddittoria e i problemi di distanze fra i reparti sono il suo vero tallone d'Achille insieme alla concessione eccessiva di palle scoperte.

Il gol del pari del Bologna sintentizza in pieno questi due gravi difetti anche se, nell'occasione specifica, c'è un linguaggio del corpo profondamente sbagliato da parte di Musacchio.

Indubbio poi che la condizione atletica deficitaria (per bocca di Gattuso il Milan la sta rifacendo in questi giorni) influisca pesantemente sulla gestione del ritmo della partita nei 90 minuti.

Il secondo tempo è pura sofferenza, in certi frangenti la squadra rossonera è persino fortunata ma riesce a trovare il gol della vittoria grazie alla caparbietà del gruppo che ci crede sino alla fine. Una vittoria di squadra insomma di un gruppo che non è ancora squadra.

Le prospettive di questo nuovo sistema di gioco tuttavia non possono rimanere confinate allo stato attuale. Senza almeno l'acquisto a gennaio di un'ala sinistra di ruolo, il cammino del Milan rischia di essere irto di ostacoli perchè, ad oggi, la squadra rossonera propone un 4-3-3 ad ali tarpate. Urge quindi intervenire per porre rimedio ad alcuni equivoci estivi.

 

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