Bonaventura

 

Il primo mattoncino

Tre punti importanti, che arrivano da una doppietta di un Bonaventura ritrovato, e da un calcio che può e deve essere migliorato.

 

 

La vittoria di ieri sera contro il Bologna, nel gelo di San Siro, ci ha regalato delle indicazioni, partendo però da un punto: questa squadra deve migliorare sotto tanti aspetti. Non certo una novità, ma un dato di fatto che ci regala dopo almeno un primo tempo di buon livello (dove la squadra di Gattuso riesce ad aggredire un Bologna in difficoltà e a portarsi in vantaggio), in cui il Milan crea gioco e occasioni (intervallato dall'episodico pareggio di Verdi), un secondo tempo in cui la squadra rossonera arranca sotto il piano del gioco e della lucidità, trovando comunque il definitivo vantaggio sempre con Bonaventura.

Dicevamo, quarantacinque minuti di autonomia, nel quale si è visto un Milan cattivo, ben messo in campo, e che ha prodotto nell'arco della prima frazione di gioco, un calcio piacevole e per nulla banale. La manovra, soprattutto se consideriamo dal centrocampo in sù, è stata più fluida e armoniosa. Montolivo, Kessiè e lo stesso Bonaventura, hanno disputato una buona gara sotto l'aspetto qualitativo; non a caso, il ritorno alla vittoria del Milan è coinciso con il ritorno a grandi livelli di Jack Bonaventura. Non dimentichiamoci quanto l'ex Atalanta sia importante all'interno delle trame di gioco di questa squadra, e così come detto tante volte, il suo ritorno al 100% non può che essere considerato un toccasana per il gioco rossonero. Guai, infatti, a dimenticare l'importanza di Bonaventura all'interno della manovra offensiva: grandi doti di inserimento, e doti nel palleggio, che al Milan in questo momento servono come il pane. E detto di Jack, il centrocampo rossonero ha rivisto nuova luce, almeno nella prima parte di gara, anche per le buone prestazioni di Kessiè e Montolivo. Da qualche partita infatti, Kesiiè sembra in crescita, e sappiamo bene quanto le doti e le potenzialità dell'ex atalantino, possano diventare un punto fondamentale per aumentare l'imprevedibilità in fase offensiva, e difensiva della squadra di Gattuso. Su Montolivo invece, non possiamo che confermare l'ottimo momento: corre, si sbatte per recuperare palloni, distribuisce il gioco con buona efficacia; un giocatore che sicuramente dal punto di vista fisico sta al momento molto meglio del deleritto Biglia. Nulla da dire al riguardo.

Per quanto riguarda invece il reparto offensivo, i tre davanti (Borini, Kalinic e Suso) hanno avuto difficoltà, tutte diverse tra loro. Nella prestazione contro i felsinei, sicuramente Borini e Kalinic sono stati più presenti all'interno della partita; oltre i due assist per i due goal di Bonaventura (il primo del croato e il secondo dell'ex Roma), i due hanno combattuto, lottato e fatto a sportellate contro una difesa arcigna come quella felsinea. In particolare va elogiato lo spirito di adattamento di Borini, che a causa dell'infortunio di Abate, si è ritrovato a fare il terzino destro. Discorso differente invece merita Suso: le qualità dello spagnolo sono indiscutibili, ma è lampante che il gioco dell'ex Liverpool ormai da qualche partita viene ben imbrigliato dalle squadre avversarie, impedendo allo spagnolo di essere pericoloso. Tocca ora a lui e a Gattuso trovare nuove mosse per far rivalere sul piano tecnico, la superiorità di un giocatore molto importante per le sorti di questa squadra.

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