Milan - Bologna

 

Milan - Bologna: a volte ritornano

 

Due ritorni stasera a San Siro, uno in campo e uno in panchina, anzi due.

 

 

In una fredda e nevosa serata milanese ci apprestiamo a vivere l'ennesima puntata di questo poema epico, di questa stagione - odissea che per ora ci vede navigare da una situazione ad un'altra con la speranza un giorno di trovare finalmente la retta via e perseguirla senza più gardarsi indietro.

A San siro stasera ci saranno due cose che il pubblico riaccoglierà volentieri, almeno una sicuramente. La prima è senz'altro il ritorno di Rino Gattuso, uscito l'ultima volta da quello stadio con la maglia del milan in lacrime alla fine di un Milan - Novara, come ultimo atto di una carriera da idolo assoluto per più di un decennio, a cui ora i tifosi rossoneri si affidano riponendo in lui le ultime speranze di poter vedere il Milan tornare con continuità a fare risultato, riuscendo a trovare la quadra che ad inizio stagione mai avremmo pensato sarebbe stata così complicata.

Il secondo ritorno è quello del 4-3-3, riesumato dopo essere andato in scena per l'ultima volta all'Olimpico contro la Lazio in una delle partite più brutte e catastrofiche di questa stagione. Al termine di quella partita eravamo convinti di quanto fosse uno schema di gioco obsoleto, deperito, inutile e dannoso inneggiando a gran voce il passaggio alla difesa a tre con la convinzione di fare il salto di qualità definitivo, credendo di mettere Bonucci nelle migliori condizioni, quasi chiedendosi come mai non fosse stato il modulo su cui si fosse basata la preparazione.
Ma come abbiam visto il 3-5-2, il 3-4-2-1 o quello che sia di problemi ne ha portati solamente altri lasciando irrisolti quelli che già c'erano.
Gattuso torna per motivi pratici a giocare dietro a quattro, schierando Abate a destra e sostituendo Romagnoli squalificato con Musacchio. Jack Bonaventura tornerà a fare la mezzala come molto spesso fatto la scorsa stagione prima del grave infortunio, mentre Borini agirà come esterno sinistro completando il trio avanzato con Kalinic e Suso.

A dire il vero ci sarebbe anche un terzo ritorno. Torna a San Siro anche se non per la prima volta, anche Roberto Donadoni, allenatore che anche se non è mai tornato a vestire in nessun ambito i nostri colori e che in passato non si è tirato indietro nel lanciare qualche frecciatina al Milan, occupa comunque un pezzo del nostro cuore. Non ho mai creduto che il tecnico bresciano abbia mai davvero perduto la fede, ma in quei casi credo si trattasse solo di rivalsa verso chi lo ritenne poco adatto quando ci fu la possibilità di potersi sedere sulla panchina rossonera, cosa che cerdo Donadoni sogni ancora di fare un domani.
Donadoni questa sera schiererà il Bologna con un modulo speculare a quello del Milan, un 4-3-3 "tipo" con Mbaye e Masina sulle corsie laterali, Pulgar in cabina di regia e i due ex rossoneri Verdi e Destro che formeranno con Rodrigo Palacio il reparto offensivo.

Piccola curiosità: il Milan è la squadra che nella storia ha segnato più gol al Bologna e in un momento come questo, scetticismo o non scetticismo, anche affidarsi alla cabala potrebbe avere i suoi buoni motivi.

 

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