Povia concerto a rischio
L'Anpi chiede di bloccarlo. Nuova bufera sul cantante di "Immigrazia"
Non è passato un mese dalla polemica sulla candidatura di Giuseppe Povia agli Ambrogini e il cantante torna a far discutere (anche) a Milano.
Dai tempi de «I bambini fanno oh» ha cambiato decisamente stile con «Immigrazia», è considerato vicino all'estrema destra e sta scontando proteste e la cancellazione di concerti in giro per l'Italia per la sollevazione dei partigiani dell'Anpi. Il 16 dicembre farà tappa al Teatro della Memoria, in via Cucchiari. E il concerto diventa anche qui un caso politico. Il presidente provinciale dell'Anpi Roberto Cenati la definisce «un'offesa a Milano città antifascista, democratica e multietnica. A soli quattro giorni dall'anniversario della strage di piazza Fontana e nella stessa data della tragica morte di Giuseppe Pinelli, Povia dovrebbe esibirsi al Teatro della Memoria. É conosciuto da tutti per i contenuti apertamente xenofobi delle canzoni e rappresenta ormai una figura profondamente divisiva su molteplici temi come l'accoglienza, la solidarietà, la stessa unità del nostro Paese». Cenati ricorda che dopo l'annullamento «grazie alle proteste dell'Anpi» di un suo concerto in programma lo scorso 23 settembre a Trezzano sul Naviglio «si è scagliato con pesanti insulti contro i partigiani e ha pronunciato frasi oltraggiose nei confronti della Resistenza».
Il presidente dell'Anpi si appella «a Milano», e si deve intendere anche al Comune, «per la cancellazione di questo vergognoso evento. Non è più tollerabile che un personaggio di questo tipo continui ad offendere un'Associazione gloriosa come l'Anpi e si permetta di oltraggiare la memoria dei Combattenti per la Libertà. I valori e i principi fissati nella nostra Carta Costituzionale, nata dalla Resistenza, non sono certamente quelli espressi dal cantante: valori e principi che Povia deve comunque assolutamente rispettare». Conclude quindi che «la sia presenza» sul palco arrecherebbe «una grave ferita a Milano».
