Vincenzo Montella pensieroso sull'ultimo periodo dei rossoneri

 

Storia di una débâcle 

 

In soli tre mesi i rossoneri hanno visto le loro ambizioni ridimensionarsi, ma per Montella la squadra a disposizione di Gattuso resta da primi posti

 

 

 

Nel salutare il Milan e lasciandolo nelle mani di Rino Gattuso, Vincenzo Montella ha sottolineato ancora una volta come per lui il Milan sia una squadra da primi posti. Ed infatti, tornando indietro nel tempo, ai mesi di Luglio ed Agosto durante la faraonica sessione di calciomercato condotta da Fassone e Mirabelli, è difficile dare torto all’allenatore campano.

Non solo mercato, perché la stagione rossonera era partita con i migliori auspici. Nel mese di Agosto gli uomini di Montella avevano fatto bottino pieno, spazzando via tutte le avversarie trovate sul proprio cammino tra Serie A ed Europea League. Tra Craiova, Skendija e Crotone, a dir la verità, il livello non era propriamente eccelso, ma in quelle gare il Milan aveva fatto vedere cose molto buone, suscitando subito attenzione degli addetti ai lavori di tutto il mondo e l’entusiasmo sconfinato dei suoi tifosi, un entusiasmo che dalle parti di Milanello non si vedeva dai tempi di Ibra. Già contro il Cagliari, poi, il Milan lasciò intravedere i primi segni di cedimento, colando a picco qualche settimana dopo contro la Lazio all’Olimpico, al primo ostacolo di un certo peso della sua stagione.

Di lì in poi, fatta eccezione per la settimana di metà Settembre in cui i rossoneri hanno infilato due vittorie consecutive contro Udinese e Spal, il Milan ha “regalato” quasi solo dispiaceri ai propri tifosi. Partendo dal terribile filotto negli scontri diretti (6 sconfitte su 6 contro le squadre che precedono i rossoneri in classifica, per arrivare al doppio scialbo 0-0 europeo contro l’Aek.

Durante i 3 mesi tra Settembre e Novembre, Vincenzo Montella si è sempre dimostrato ottimista sulla situazione dei rossoneri, lasciando intendere di possedere la soluzione ai mali del Milan e di intravedere l’uscita dal tunnel di risultati e gioco in cui i rossoneri si erano infilati. L’uscita, tuttavia, il Milan non l’ha mai trovata, e lo 0-0 casalingo contro il Torino è stato fatale per la panchina di Montella.

E’ora difficile, al di là dei quattordici punti di distacco dalla zona-Champions, obiettivo dichiarato dei rossoneri di inizio stagione, opporsi all’esonero dell’Aeroplanino. Al di là dei risultati deludenti, parzialmente spiegati dalla rosa quasi del tutto nuova, le cose buone fatte vedere da Montella negli scorsi 3 mesi di calcio giocato sono davvero poche. Alla fragilità mentale che ha condannato i rossoneri negli scontri diretti, si è aggiunta ultimamente una terrificante sterilità offensiva, con i rossoneri incapaci di segnare in casa in Serie A negli ultimi 2 mesi.

E’ proprio sull’aspetto mentale che il nuovo allenatore Gattuso dovrà lavorare, sperando di salvare una stagione che sembra ormai compromessa.

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