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Montella, tempo di bilanci

 

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

 

Vincenzo Montella non è più l'allenatore del Milan. All'oramai ex tecnico rossonero è stato fatale il pareggio a reti inviolate contro il Torino ed una classifica che vede il Milan lontanissimo dalle posizioni che contano. Al suo posto, come sapete tutti, è stato chiamato Rino Gattuso. 

Tracciamo dunque un bilancio di questo anno e mezzo passato da Montella sulla panchina rossonera. 

 

Montella è arrivato al Milan nel giugno 2016, con decorrenza dal 1° luglio 2016. 

Nella sua prima stagione Montella fa inizialmente molto bene, in quanto risce a dare uno spirito combattivo alla squadra e anche un idea di gioco. 4-3-3 con rilancio di Suso, dato per sicuro partente. 

All'esordio è subito batticuore Milan, con una vittoria per 3-2 sul Torino con rigore parato da Gigio al 94'. Le rimonte saranno proprio il marchio di fabbrica di quel Milan tutto cuore: da 1-3 a 4-3 contro il Sassuolo, da 2-0 a 2-2 contro il Torino e contro l'Inter al 97', vittoria in 9 uomini a Bologna. Quel Milan non moriva mai!

E poi la doppia vittoria contro la Juventus, prima in campionato e poi a Doha dove arriva il primo trofeo da allenatore per Montella. 

Primi 4 mesi super positivi per Montella, poi un leggero calo e poi la ripresa fino al derby di aprile. Da lì in poi il Milan perde un pò il suo spirito ma riesce ugualmente a centrare l'accesso in Europe League. 

Stagione quindi positiva. Montella viene confermato dalla nuova proprietà, che in estate investe una grossa somma sul mercato per rinforzare la rosa a sua disposizione. 

All'inizio è tutto bello e tutto positivo, con le vittorie nei preliminari di EL e le prime due vittorie in campionato sempre con il 4-3-3. Ma la mancanza di un esterno e l'arrivo di Bonucci convincono il mister a passare alla difesa a tre, nonostante l'infortunio pesantissimo di Conti. 

3-5-2, 3-4-3, 3-4-2-1, la sostanza non cambia. Montella fatica a trovare la quadra, le formazioni cambiano ogni partita, il modulo fatica a definirsi. 

Lo spogliatoio non sembra più compatto, i rumors continuano a susseguirsi e i risultati non arrivano. Il Milan di Montella viene fortemente ridimensionato, perdendo contro tutte le big. 

Il tifo è ormai contro l'allenatore rossonero, che viene anche preso di mira sul web per le sue presunte risate post match. 

L'esonero è inevitabile. Montella lascia dopo 64 panchine, con 32 vittorie, 14 pareggi e 18 sconfitte. 

Ma nonostante l'esonero a Montella va comunque dato atto e merito di aver riportato il Milan in Europa dopo 3 anni di assenza, di aver conquistato la Supercoppa Italiana, di aver rilanciato un giocatore come Suso e lanciato un giovane come Locatelli. 

 

Buona fortuna per il proseguio della carriera. Per il Milan è l'ora di cambiare pagina. 

 

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