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Gattuso, scelta oculata

 

"Ringhio" è chiamato a trasmettere grinta e personalità ad una squadra moscia. Solo con grandi risultati sarà confermato. I milanisti, questa volta, sognano il lieto fine...

 

E cosi' è arrivato il settimo allenatore in poco meno di 4 anni. Da Allegri a Gattuso, passando per Inzaghi, Seedorf, Brocchi, Mihajlovic, e Montella. Tutti, chi più chi meno, un fallimento. 

Bandiere bruciate (Brocchi, Inzaghi, Seedorf), allenatori sulla cresta dell'onda che si sono arenati (Mihajlovic e Montella) e allenatori esperti a fine di un ciclo (Allegri). E' passato di tutto. Ora si riprova con un'altra bandiera. 

 

Ma la sensazione, questa volta, è che il salto non sia nel vuoto. 

In primis perchè la situazione era diventata insostenibile. Montella non godeva più della fiducia di nessuno. I risultati parlavano, male, per lui. La sterilità offensiva, sopratutto casalinga, un biglietto da visita troppo brutto per essere vero. 

 

Il secondo fattore è legato alle esperienze di Gattuso. Sion, Palermo, Ofi Creta, Pisa e la Primavera nel Milan. Niente di eccezionale, ma una buona pase di esperienza, che ad esempio non avevano Seedorf, Brocchi ed Inzaghi. Le avventure di Gattuso sono state poi tutte tempranti. Problemi economici, società in crisi, problematiche varie. Gattuso ne è sempre uscito bene. Con qualche sfogo che resterà impresso, ma sempre a testa alta e con discreti risultati e prestazioni. 

 

L'altro aspetto importante è legato al prinicplae deficit emerso nella squadra rossonera in questo primo scorcio di campionato. La personalità. Un gruppo povero di personalità, di spirito, di voglia e appartenenza. Chi meglio dell'ex numero 8 per ridare grinta, tempra e carattere a questa squadra ?

Alcuni giocatori in particolare, come Kalinic e Calhanoglu, hanno bisogno di quella spinta emotiva ancor prima che tecnica per spiccare il volo. Montella non era in grado di infondere tutto ciò. Gattuso, siamo certi, si. 

 

Le apsettative non sono altissime, e questo gioca tutto a favore di Gattuso. Gli occhi sono puntati sulla squadra, che non ha più il parafulmine dell'allenatore. 

La stagione è ancora salvabile. Una buona risalita in campionato ed il tentativo di arrivare in fondo (e vincere...) Europa League e Coppa Italia. Sono ancora pazzesche le potenzialità di questa stagione, come pazzesche sono le potenzialità inespresse dalla squadra, che Gattuso è chiamato a tirare fuori. 

Solo raggiungendo grandi risultati, Gattuso sa che sarà confermato. Altrimenti, amici come prima, e avanti il prossimo, con Conte primo della lista. 

Ma per una volta il Milan ed i suoi tifosi si meritano che la storia vada a lieto fine. L'eroe del passato che arriva, con la sua personalità salva la squadra e vince. Sarà complicato, ma è una scossa, quella che serviva, nell'animo dei milanisti, dai giocatori, ai tifosi, ai dirigenti. 

 

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