Cosa aspettarsi ora?

L'arrivo di Gattuso, nelle idee societarie, dovrebbe portare quella carica emotiva che in questi mesi è mancata.

Quando parliamo di Rino Gattuso, nulla può vietarci di pensare a vecchie emozioni, vecchi brividi sulla schiena che per tanti anni, lui e i suoi meravigliosi compagni di squadra ci hanno fatto vivere in Italia, ma soprattutto nelle notti europee degli anni 2000. Rino Gattuso è arrivato alla guida della Prima Squadra del Milan con la stessa emozione di quando quel giorno di Maggio, dopo Milan-Novara, lasciò il Club che tanto lo aveva reso grande. Ci è arrivato, il buon Rino, attraverso una carriera da allenatore in situazioni ai limiti della sostenibilità umana ed economica: dal Palermo di Zamparini, per passare a Creta e Pisa, Gattuso ha sempre vissuto le sue esperienze da allenatore, in situazioni difficilissime; molto spesso anche senza una società dietro.

Società che però, ha ritrovato ben presente quest'estate quando Mirabelli lo ha chiamato alla guida della Primavera. Un lavoro, quello dell'ex campione rossonero, che alla dirigenza rossonera, non è sfuggito, e che gli ha permesso di prendere il posto di VIncenzo Montella sulla panchina del Milan. Una panchina, che al momento, risulta rovente per il grande Rino, il quale eredita una situazione abbastanza pesante sia dal punto di vista tecnico-tattico, che di classifica. Una situazione che Gattuso è chiamato a cercare di risolvere attraverso un approccio diamentralmente opposto a quello di Montella. Le parole di Gattuso nella Conferenza Stampa di presentazione, sono un chiaro segnale di come il nuovo tecnico rossonero abbia tutta l'intenzione di provare a trasmettere quella grinta e quella cattiveria agonistica ad un gruppo che, molto spesso, è sembrato addirittura piatto sotto questo punto di vista. Una cattiveria che servirà anche per trasmettere quello che cos'è il Milan ai suoi giocatori; componente che nei pensieri societari, potrebbe alzare il rendimento di alcuni giocatori nuovi che fino ad ora, hanno giocato ampiamente sotto il loro standard.

Ecco perchè, da milanista, non posso che augurarmi che Gattuso riesca in questo difficile compito. In bocca al lupo Mister!