Kalinic

 

Resta il solito problema: il gol

 

Il centrocampo fa buon filtro e Montolivo si conferma in condizione

 

 

L'Austria Vienna ci aveva illuso. Cinque gol, tante occasioni ma domenica pomeriggio siamo tornati sulla terra. Questa volta al contrario delle ultime volte in cui siamo rimasti a secco le occasioni ci son state ed alcune anche clamorose. Kalinic che fosse in fuorigioco o no ha sbagliato almeno un paio di palle a tu per tu con Sirigu e un passaggio elementare ad Andrè Silva che si sarebbe trovato solo col portiere a sua volta. Sfortunato anche Kalinic, che quelle poche volte in cui la prende bene si trova davanti un portiere sulla via della canonizzazione. Era successo contro Buffon, è successo anche ieri.
Non sufficiente anche Andrè Silva. Schierato al posto di un acciaccato Borini si sarà mosso pure tanto, ma quella di ieri è stata l'ennesima dimostrazione che le squdre italiane son ben diverse dall'Austria Vienna.
La prova complessiva dell'attacco è assolutamente insufficiente, ma le orecchie vanno tirate anche ai tifosi. Si tengano lo schiaffo morale dato da Kalinic al momento della sostituzione nonostante venga coperto di fischi ed insulti applaude ( e non ironicamente come qualcuno cerca di far passare). Non ci si può lamentare della mancata serenità all'interno dello spogliatoio se poi si fischia così un giocatore che per uscire dal momento nero ha bisogno della vicinanza dei tifosi come unica medicina, come lui stesso ha sottolineato in un post Instagram.

Per quanto riguarda la linea mediana va sicuremante sottolineata la prova di Montolivo. Ennesima prestazione convincente che può permettere a Biglia di riprendersi e mettere minuti nelle gambe con tutta tranquillità.
Non male anche Kessiè, mentre molto male i due esterni: incomprensibile come Bonaventura dall'infortunio di Udine sia incappato in una invluzione clamorosa. Sembra il Seedorf che quando non aveva voglia di giocare si isolava e si faceva dar palla per giocarci da solo. Jack non può essere questo e non può essere quello che scalcia le borse e non da il "cinque" al tecnico al momento della sostituzione. Io voglio pensare che ce l'avesse con se stesso, perchè in caso contrario una sanzione disciplinare sarebbe cosa ovvia.
Partite come ieri poi ti fanno sorgere altri dubbi. Ma Suso per il Milan è una risorsa o un limite? Io la risposta non la so ma questo è un giocatore che ha una tecnica e una qualità "hors categorie" ma se viene spotato di appena 10 metri dalla sua zona si dimentica anche come si chiama. E' un giocatore che per farlo rendere ti costringe a giocare in un solo modo e a sacrificare qualsiasi altro gioco offensivo. Morale, se rende, ok, ma se non rende rimani 90" col moccolo in mano. Paradossalmente è un po' paragonabile ad Ibrahimovic. Ti condizionava a giocare per lui, ma ti stava bene perchè tanto te la risolveva prima o poi, ma in sua assenza venivano fuori obrobri di partite tipo il Palermo - Milan 1-0 della stagione dell'ultimo scudetto, con la squadra che non sapeva che fare nel momento in cui si ricordava che Zlatan lì davanti non c'era.

 

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