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Milan, altro 0-0 in un San Siro stregato

 

I rossoneri, nonostante le diverse occasioni create, non vanno oltre il pari col Torino, perdendo ulteriore terreno in classifica

 

20 settembre 2017, Milan-Spal 2-0. No, non si tratta di uno scambio di match, ma ci riferiamo all’ultima vittoria dei rossoneri a San Siro (in campionato). La temperatura era sui 30 gradi, c’erano ancora le rondini, e da quel turno infrasettimanale il Milan non è più riuscito ad ottenere i 3 punti tra le mura (cosiddette) amiche. Un eufemismo, visto il bilancio dei rossoneri in campionato, soprattutto in casa. Il pareggio di quest’oggi col Torino, (secondo 0-0 casalingo dopo quello con il Genoa), è il proseguo di un periodo infelice dei ragazzi, almeno in campionato. L’ennesima formazione diversa del tecnico Vincenzo Montella, quest’oggi 3-5-2 e 4-4-2, a seconda della fase del match, fa da viatico all’ennesima delusione. E dire che i ragazzi arrivavano a questo match dal netto 5-1 di giovedì, contro l’Austria Vienna, in Europa League.

Un match deludente, ma anche sfortunato. I ragazzi, rispetto ad altri match, sono scesi in campo con una buona cattiveria, fatta eccezione per alcuni interpreti, su tutti Jack Bonaventura. Il giocatore, molto arrabbiato per la sostituzione al 71’, è stato uno dei giocatori sottotono, insieme al Kalinic. Il croato, ancora una volta, ha dimostrato tutti i suoi limiti, sbagliando 2 gol già fatti. Nulla da dire sul colpo di testa al 67’, parato alla grande da Sirigu, ma pesano come macigni le due occasioni sbagliate nel primo tempo. La prima dopo pochi minuti quando, partito sul filo del fuorigioco, fallisce una buona occasione, solo davanti al portiere, tirando fuori di poco. La seconda sul finire della prima frazione quando, dopo un buon recupero palla, si presenta da solo al limite dell’area, ma perde l’attimo per il tiro cercando un difficile passaggio.

Non sono bastate le due punte Silva e Kalinic, in campo dall’inizio a causa della defezione di Borini, a superare lo scoglio granata. Proprio l’attacco è il problema principale di questa squadra, e viene da porsi la domanda se non sarebbe stato il caso di puntare, in fase di mercato, su una punta di livello in primis, e pensare successivamente agli altri ruoli. Il pur forte André Silva è un ragazzo giovane, che deve crescere, probabilmente non ancora pronto per la Serie A, ma sarà sicuramente un giocatore importante anche in questa stagione, soprattutto in Europa, dove ha già dimostrato grandi cose. Se è vero che il miglior marcatore rossonero in campionato è Suso, è evidente come questo sia un chiaro segnale di un problema là davanti. A conferma di questo preoccupa il fatto che, delle ultime 3 reti segnate in campionato, 2 portano la firma di Alessio Romagnoli, un difensore.

Serve (ri)trovare al più presto i gol degli attaccanti in campionato, un attacco che in Europa trova spesso la via della rete. Fondamentale iniziare al più presto il tanto atteso “filotto” di vittorie, perché la classifica ora è più preoccupante che mai. Tralasciando la zona Champions, distante 11 punti, il Milan si allontana infatti anche dalla zona Europa League. I rossoneri si trovano al 7° posto in classifica, a -6 dalla Sampdoria, sesta, che ha una partita in meno (il recupero con la Roma, n.d.r.). Domenica si va sul campo del Benevento, unica squadra (attualmente) ancora a 0 punti, le ironie sul match sono molte, ma i ragazzi hanno l’obbligo di ottenere i 3 punti. Si gioca alle 12.30, orario non molto fortunato per i rossoneri, altro tabù da sfatare.

 

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