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 Prendere il Toro per le corna

 

Archiviata l'Europa, il Milan cerca una vittoria in campionato. A San Siro manca da settembre. Ma col Toro sarà battaglia durissima

 

 Con i 5 gol segnati all'Austria Vienna e la qualificazione raggiunta ai sedicesimi di finale di Europa League, il Milan torna a capofitto sul campionato, dove l'obiettivo risalita si scontra con l'avversario di turno, il Torino. 

Gara complicatissima quella con la squadra dell'ex Mihajlovic. Ma il Milan non può derogare dalla vittoria. E non lo potrà fare da qui a due mesi, quando la squadra di Montella incontrerà squadre più abbordabili rispetto a quelle affrontate fin qui. Torino, Benevento, Bologna, Verona, Atalanta, Fiorentina, Crotone e Cagliari. Otto partite da cui tutto l'ambiente Milan si aspetta tanto. Magari non 24 punti e punteggio pieno, ma quasi...

Solo cosi' il Milan potrà tornare a mettere fuori la testa e potrà tornare ad avere qualche ambizione e speranza per il quarto posto che ad oggi è una chimera.

La prima della lista delle 8 gare è quella più difficile. I granata sono squadra ostica e a dimostrarlo è la gara di due turni fa che hanno giocato con l'Inter. Gli uomini di Mihajlovic hanno messo in grandissima difficoltà quelli di Spalletti e meritavano di uscire coi tre punti da San Siro. 

Ma è altrettanto vero che il Torino è forse la squadra con più alti e bassi del campionato, come si è potuto vedere nella successiva gara contro il Chievo, dove non è stato fatto il passo avanti richiesto, o come dimostra il periodo senza vittorie di ottobre. 

Vediamo ora qualche precedente a San Siro tra le due squadre. 

Nei 71 incontri giocati a Milano, prevalgono i successi dei padroni di casa, ben 42, l’ultimo dei quali rimonta proprio alla scorsa stagione (agosto 2016): finì 3-2, con la tripletta di Bacca ed il rigore parato da Donnarumma a Belotti al minuto 95.

Delle 11 vittorie Granata l’ultima risale alla lontanissima stagione 1984-1985, l’anno del secondo posto alle spalle della Hellas Verona: terminò 1-0 e a decidere la gara fu la rete dell’austriaco Walter Schachner.

Il pari più recente, invece, dei 18 totali è da ricercare nel corso dell’annata 2013-2014: fu 1-1 e al momentaneo vantaggio ospite siglato da Immobile rispose Rami.

I gol segnati nelle sfide sono 179 con il Milan che conduce 128-51. Considerando solo gli ultimi 30 scontri tra le due compagini, le gare con più marcature si sono verificate in concomitanza con perentori successi dei Rossoneri: 5-1 nel 1995, 6-0 nel 2002 e di nuovo 5-1 nel 2009.

Nella stagione in corso i numeri parlano, almeno fino a questo momento, di un preponderante equilibrio in termini di prolificità delle due squadre (19 e 18 i gol realizzati rispettivamente) e solidità difensiva (18 e 20 i gol subiti). Un dato curioso che balza sùbito agli occhi è che il Milan è la squadra che ha pareggiato meno (una volta contro il Genoa e in casa) e il Torino quella che ha impattato più gare (sei volte). Inoltre, la truppa di Montella non vince in campionato tra le mura amiche dal 2-0 rifilato alla SPAL nel mese di settembre e, allo stesso modo, il Toro non conquista l’intera posta in palio fuori casa dalla trasferta di Udine avvenuta sempre a settembre. I due rigori alla Sapl sono anche gli ultimi gol segnati a San Siro in campionato dai rossoneri, poi a secco con Roma, Juventus e Genoa. 

Capitolo formazioni. 

Il modulo sarà il confermato 3-4-2-1. In porta ci sarà Donnarumma. Con lui, spazio a Bonucci e Romagnoli, sicuri del posto, e poi uno tra Zapata, favorito, Musacchio e Ricardo Rodriguez, che sembra però favorito per partire titolare in avanti. 

A centrocampo, infatti, sulle corsie dovrebbero esserci lo svizzero e Borini. Ballottaggio in mezzo, con Biglia favorito su Montolivo per affiancare Kessiè. In avanti, torna Suso a far coppia con Bonaventura per assistere Kalinic. 

Ancora panchina per Andrè Silva e Cutrone, autori di 15 gol stagionali in coppia. 

Mihajlovic arriva alla gara con tutta la rosa a disposizione. Conferma per il 4-3-3 visto nelle ultime gare che ha dato più equilibrio ai suoi. 

I dubbi sono in difesa. Davanti a Sirigu giocheranno sicuramente Nkolou e De Silvestri. L'altro centrale dovrebbe essere Lyanco, favorito su Burdisso, mentre il laterale sinistro dovrebbe essere l'ex interista Ansaldi, favorito su Molinaro e Barreca. 

In mezzo al campo, sicuri del posto Baselli e Rincon. L'ultimo posto se lo giocano Obi e Acquah. 

Attacco confermato: ai lati di Belotti, sogno estivo rossonero, ci saranno Ljaic, vecchia conoscenza di Montella e pallino rossonero di qualche anno fa, e Iago Falque. In panchina, Niang. 

 

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