kakà

 

Il futuro di Kakà come ministro degli esteri del Milan

 

Un ruolo speciale per un personaggio speciale

 

 

Il rapporto fra Kakà ed il Milan non è mai stato ordinario. Forse già dalla prima amichevole giocata dal brasiliano con la maglia rossonera, si percepiva nell'aria qualcosa che in tanti chiamano magia. Ed il rapporto, negli anni, non ha mai subito scossoni ma si è anzi cementificato. L'addio doloroso del 2009 non ha scalfito un rapporto che ha continuato a proseguire anche extracampo. Un rapporto di emozioni, empatie, sensazioni non spiegabili. L'arrivo del brasiliano a Milano nella giornata di giovedì non è stato così vissuto come un arrivo normale. Era il ritorno del re nel suo regno. Per questi motivi, una eventuale presenza di Kakà nei quadri societari potrebbe rappresentare un momento molto speciale per la tifoseria milanista. Pensare a cosa potrebbe fare il brasiliano nel Milan viene così automatico.

Difficile che possa ricoprire un ruolo operativo dato che il trapasso dal campo alla scrivania è sempre molto delicato e quasi mai automatico. Il perfetto inquadramento per Kakà sarebbe quello di ministro degli esteri del Milan nel mondo. Una sorta di ambasciatore del club, capace di dare credibilità e forza all'intero progetto rossonero. Probabile pensare che questo tema sia già stato affrontato dai dirigenti milanisti con Kakà. Tocca a lui adesso guardarsi dentro e capire se è pronto per dare qualcosa al Milan anche fuori dal rettangolo verde.

 

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