Cappellata a parte...
"Normale" prestazione del pacchetto difensivo
La difesa rossonera dell'attacco dell'Austria Vienna, se non fosse per qualche sprint da centrometrista nella nostra trequarti fatto da un ragazzo con la pelle mulatta e la cresta ossigenata con la maglia numero 95 di nome Felipe Augusto Rodrigues Pires, ricorderebbe a malapena il colore della maglia avvarsaria. Questo per dire che il potenziale offensivo a cui bisognava far fronte era veramente pochissima cosa e dovendo dare un voto alla prestazione di Donnarumma e dei tre difensori, il "senza voto" sarebbe il più appropriato.
Linea che ha giocato molto alta, come era già successo a Napoli quattro giorni fa, e situazione sotto controllo. Ma la macchia non manca mai, e come puntualmente accade troppo spesso, c'è l'episodio di sufficienza mista a sfortuna dove facciamo puro harakiri rischiando di compromettere le cose. L'episodio che ha visto protagonista in negativo Bonucci ieri resterà negli annali. Il capitano pecca di sufficienza nel decidere di andare su quella palla lenta con l'intenzoione di stopparla per ripartire e non concedere nemmeno il calcio d'angolo agli avversari. Invece la buca completamente infilandosela in porta, in un modo così ridicolo che se avesse cercato di farlo intenzionalmente non ci sarebbe mai riuscito nemmeno in cento tentativi. Tirata d'orecchie anche a Donnarumma, che esce troppo molle, anche lui con la sufficienza di sapere che Monschein fosse troppo lontano dalla porta avendolo portato verso l'esterno e che dietro ci fosse almeno un difensore che avesse potuto intercettare il passaggio, evitando di rischiare il fallo visto che la partita era ancora nelle prime fasi.
Ma la reazione c'è stata subito fortunatamente, e aver ribaltato subito la partita ha riportato tranquillità dove Zapata e Musacchio in copertura hanno fatto un buonissimo lavoro. L'argentino deve solo imparare ad essere meno irruento, come in occasione della mezza gomitata che gi è costata l'ammonizione. Il colombiano invece ha dimostrato di essere a suo agio non solo nell'abituale posizione di centro-destra ma anche nel centro-sinistra.
