Nuovi innesti, scarso rendimento
I nuovi acquisti sono stati fin qui disastrosi. Si salva solo Borini. Biglia e Calhanoglu i flop maggiori del mercato di Mirabelli
A fine agosto erano "le undici cose formali". I gioielli della faraonica campagna acquisti di Fassone e Mirabelli. Oggi, tre mesi dopo, sono il grande flop del campionato.Le delusion dell'intero torneo.
Dovevano spostare gli equilibri, far tornare il Milan a grandi livelli, ed invece ad oggi la situazione è addirittura peggiore rispetto ad un anno fa, con i rossoneri che sono a 7 punti dal sesto posto, con una gara giocata in più.
Nessuno dei nuovi arrivi ha fin qui lasciato il segno. Nessuno è andato oltre le aspettative, se non il solo Borini, che con impegno e dedizione si è guadagnato un posto da titolare, complice anche l'infortunio a Conti, contro ogni aspettativa.
Per il resto, Musacchio e Bonucci son state fin qui due delusioni. Dovevano rafforzare incredibilmente la difesa, portare esperienza e leadership. Ed invece, ad oggi, i migliori della retroguardia rossonera sono stati Zapata e Romagnoli.
Non benissimo nemmeno Ricardo Rodriguez, a detta di molti irriconoscibile rispetto ai tempi del Wolfsburg. Esterno difensivo capace anche di offendere con un gran sinistro. Fin qui si son viste lentezza, poca capacità di difendere e azioni pericolose in avanti tendenti allo zero, tant'è che ora ha anche perso il posto da titolare.
Le note dolenti arrivano però dal centrocampo in su. Biglia e Calhanoglu sono forse le peggiori sorprese della campagna acquisti estiva.
Uno era il miglior regista della scorsa stagione in serie A. Quest'anno, il suo campionato si riassume nella punizione inutilmente battuta nel finale del San Paolo. Un giocatore palesemente fuori condizione, con qualche acciacco di troppo, non ancora pronto ad essere continuo nel rendimento in mezzo al campo. Al momento, Montolivo gli è due spanne sopra.
Calhanoglu, addirittura, è un fantasma. Un giocatore dalla personalità che al momento si è dimostrata essere sotto lo zero. Mai un iniziativa, mai nel vivo del gioco, mai, sopratutto, al tiro, sua dote piu' importante. Un po' la condizione fisica, un po' il ruolo da trovare, per ora il turco è un No Factor nella stagione rossonera. Forse i 22 milioni spesi per lui, potevano essere investiti meglio da Mirabelli.
Chiudiamo con le punte. In estate era chiaro servisse un bomber a questa squadra. Qualcuno di personalità, che sapesse fare reparto da solo e che fosse in grado di risolvere certe gare con i colpi. Erano stati stanziati 65-70 milioni. Alla fine, niente Morata, niente Aubameyang. Si è deciso di spaccare la cifra in 40 per Silva e 25 per Kalinic. Al momento, la scelta, non ha pagato. E forse forse, il migliore dei tre, è l'ex Primavera Cutrone...