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Montella deve dare un attacco a questo Milan

 

Niente a che vedere con il Milan visto contro Samp e Lazio, ma in attacco bisogna inventarsi qualcosa

 

 

Da una parte una squadra che sa quello che vuole e se lo prende anche senza giocare il suo calcio migliore (il Napoli), dall'altra una squadra in costruzione, che mostra segnali incoraggianti di crescita ma che comunque commette ancora troppi errori (e li paga) e, soprattutto, non riesce quasi mai ad essere incisiva, confermando una sterilità offensiva preoccupante (il Milan).

Sicuramente ieri i rossoneri hanno disputato una gara dignitosa, per larghi tratti della ripresa anche alla pari della prima della classe. Niente a che fare con la squadra completamente assente delle trasferte di Genova contro la Samp o di Roma con la Lazio, capace stavolta di restare con la testa nel match anche dopo aver subito il secondo gol (cosa che non si era vista per esempio contro la Roma o la Juventus), e capace, diciamolo pure, di far disputare al Napoli una gara ben al di sotto del proprio livello abituale. Fin qui le cose positive. Tuttavia non si può non mettere in evidenza come la squadra non abbia espresso quasi nulla in fase offensiva, non mettendo quasi mai le punte in condizione di battere a rete. Il problema più grosso è stata la totale assenza di esterni in grado di saltare l'uomo e servire gli attaccanti, problema piu di costruzione della rosa che di scelta di uomini da parte di Montella, anche se al tecnico campano rimprovero l'esclusione di Ricardo Rodriguez. Nel dopo gara Montella l'ha motivata come scelta tecnica, dovendo scegliere tra lui e Romagnoli, ma piuttosto io non limiterei l'impiego dello svizzero a terzo della difesa a tre: Rodriguez è un esterno di qualità, perfetto a fare l'esterno di sinistra in un centrocampo a cinque. Lasciarlo fuori preferendogli l'attuale Bonaventura (inguardabile) è un errore, tanto più che schierando RR esterno a sinistra avrebbe potuto evitare di schierare Borini terzino, anche se a detta del tecnico la scelta avrebbe dovuto permettere una maggiore libertà di azione a Suso, cosa che però non ha portato ai frutti sperati. Per il resto le scelte a centrocampo erano abbastanza obbligate, con l'assenza di Calhanoglu e di Biglia c'era poco da scegliere.

La cosa su cui Montella deve assolutamente lavorare è la fase d'attacco di questo Milan, troppo asfittico per poter fare del male all'avversario. La crescita di squadra c'è, ma la capacità di andare a rete sta diventando un problema, a cui bisogna trovare una soluzione prima che diventi strutturale. Sicuramente questa soluzione passa dall'impiego costante delle due punte più Suso, altre strade non ce ne sono vista la carenza di esterni.

 

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