L'attacco non punge, ed in difesa si salva solo Bonucci
Due errori di posizione di Romagnoli prima, e Musacchio poi, spianano la strada alla vittoria del Napoli
Il Milan esce sconfitto di misura dal San Paolo di Napoli, inanellando così la sesta sconfitta in altrettante partite contro squadre che lo precedono in campionato. Contro i partenopei Montella si presenta con un 3-5-1-1 ibrido, con troppi azzardi ed un Borini decisamente fuori fase, schierato più basso del solito nel tentativo, poi non andato a buon fine, di tenere Lorenzo Insigne.
Sin dai primi minuti, appare chiaro come Montella abbia chiesto ai suoi difensori di tenere la linea alta per mandare i rapidi avanti di Sarri in fuorigioco, ma i movimenti del terzetto difensivo rossonero non sono quasi mai coordinati. Ed è così che al 33’, il Napoli passa in vantaggio. Jorginho non pressato imbuca un pallone per Insigne, il quale si trova in posizione regolare e batte Donnarumma, in uscita disperata. Nell’occasione, è Romagnoli a tenere in gioco il numero 24 del Napoli, non seguendo la salita di Musacchio e Bonucci.
Proprio Bonucci, anche contro il Napoli ha confermato i segnali di crescita intravisti nelle scorse partite, disimpegnandosi egregiamente nei vari 1 vs 1 contro Insigne e Co., e sbarrando la strada agli uomini di Sarri centralmente. Il difensore della Nazionale, però, sembra predicare nel deserto, perché è Musacchio al 73’, ad imitare l’errore di Romagnoli ed a permettere a Zielinski di chiudere virtualmente la partita. L’ex difensore del Villarreal non sale in tempo, e tiene in gioco il polacco su invito di Mertens. Zielinski infila così indisturbato un incolpevole Donnarumma.
Romagnoli si riscatterà parzialmente, poi, a tempo scaduto segnando un meraviglioso gol al volo dalla distanza, ma è troppo poco. Causa anche delle disattenzioni offensive il Milan esce per l’ennesima volta con le ossa rotte da un big match. Il tempo è scaduto, e non è più ora di esperimenti.