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Politici milanisti, sveglia!!

 

Gente che sfrutta il Milan per la visibilità, ma non fa nulla per una storia che sta diventando grottesca!

 

E allora ditelo! Ditelo che la città di Milano contempla l'esistenza di una sola squadra e che quindi tutte le intitolazioni devono prevedere il ricorso solo a personaggi che hanno fatto la storia dell'Inter. Io non so dire bene quali siano i criteri con cui queste decisioni vengono prese, ma immagino che ci sia qualche esponente del governo cittadino che periodicamente si fa promotore di intitolare una via, un giardinetto, un piazzale o qualsiasi cosa a qualcuno, e che questi politici siano di fede interista e quindi propongano solo nomi storici del club nerazzurro. Non si spiega diversamente, ma faccio questo inciso banale per delle considerazioni successive.

Così capita che il signor Pirelli costruisce a sue spese (salvo poi cederlo al comune dieci anni dopo) quello che è l'attuale stadio di San Siro (1926), e non lo fa perché è un filantropo, ma perché si dà il caso che sia il presidente del Milan. Per chi non lo sapesse San Siro ha ospitato le gare solo del Milan fino al 1948, anno in cui anche l'Inter lo ha scelto per le proprie gare casalinghe. Ebbene, nel 1980 il comune decide di intitolare lo stadio a Giuseppe Meazza, giocatore con una piccola parentesi in rossonero, ma niente rispetto all'importanza che ha per la storia nerazzurra.

E vi ricordate qualche anno fa, quando il Milan aveva pensato di costruire il proprio stadio privato al Portello? Quando la società fece sapere che forse ci avrebbe ripensato e che sarebbe rimasto a San Siro, si registrò il disappunto e quasi il fastidio di Thoir e della dirigenza interista perché loro volevano lo stadio tutto per sè! Capito, come si dice dalle mie parti "da padrone a casa in affitto", per significare che l'inquilino (Inter) ad un certo punto, ignorando completamente la storia dell'impianto, decide di alzare la voce contro il padrone (Milan) arrogandosi il diritto di poter decidere loro su tutto quanto.

Ed il piazzale antistante allo stadio? Ma certo, intitoliamolo pure al più grande presidente della storia interista, Angelo Moratti; in fondo è pur sempre il presidente che ha vinto due coppe dei campioni! Peccato che la prima squadra della città a vincere il massimo trofeo continentale sia stato il Milan. E quella della primogenitura non riguarda solo la coppa dei campioni. Il Milan è nato prima dell'Inter, per prima ha vinto un titolo di campione d'Italia, per prima ha vinto un trofeo internazionale, e di trofei internazionali ne detiene esattamente il doppio (18 contro 9). Ma niente, sembra tutto inutile. E quando alla vigilia della finale di Champions che si disputava a San Siro (sì, non meravigliatevi poi che noi milanisti continuiamo a chiamarlo così e non stadio Meazza) c'era da posare una targa ricordo nei giardini vicini si è pensato di dedicarla al capitano interista Giacinto Facchetti ed al quello milanista Cesare Maldini, ma con la netta sensazione che il nome del nostro sia comparso perché era venuto a mancare da pochissimo tempo....altrimenti! 

E per ultimo i giardini di piazzale Axum (peraltro da sempre zona presidiata dal tifo più caldo del Milan), intitolato al più grande allenatore della storia interista, il mago Helenio Herrera. Naturalmente nessun tecnico milanista meritava neanche una nomination in questo senso, almeno a giudizio del comune di Milano. 
Ma allora, caro milanista, con chi te la vuoi prendere? Non certo con il sig. Meazza (tra l'altro 2 volte campione del mondo con la nazionale), con Facchetti, con Angelo Moratti o con Herrera, tutti grandi personaggi del mondo del calcio meritevoli di essere ricordati in eterno. E non puoi neanche prendertela con i vari politici susseguitisi a Palazzo Marino e di provata fede nerazzurra che hanno approfittato del loro ruolo per promuovere iniziative che legassero a beni del comune il nome di personaggi nerazzurri. No, noi dobbiamo prendercela soprattutto con personaggi pubblici e con politici milanesi (o lombardi ma che su Milano ci gravitano) che non muovono un dito per provare a riequilibrare una situazione che sta diventando grottesca. Personaggi che pare che provino pudore a far vedere che si occupano di cose che riguardano lo sport ed il calcio; personaggi che però si fanno belli quando si tratta di parlare di Milan perché sanno della visibilità che questo gli garantisce. Allora a noi non ce ne frega un cazzo dei pareri senza senso di Matteo Salvini su Montella, su come gioca il Milan e su cosa pensa della nuova proprietà cinese, sarebbe molto più utile che sfruttasse il suo ruolo per fare luce sul perché a Milano sembra che esista solo l'Inter e non il Milan. Oppure ci piacerebbe che il presidente Maroni invece di andare in giro a millantare di essere a conoscenza di segreti sul Milan che gli venivano riferiti dal presidente Berlusconi pensasse ad incaricare qualcuno dei suoi per farsi promotore di intitolare qualcosa a Nereo Rocco, al presidente milanista Rizzoli o a far apporre una targa visibile a San Siro che ricordi al mondo chi quell'impianto lo ha voluto e costruito (il presidente milanista Pirelli). 

Milano è una delle poche città d'Europa che si possa fregiare del privilegio di avere due squadre he hanno fatto la storia di questo sport, ma sul piano della memoria sembra che in città ne esista una sola.

 

 

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