Milan, a Gennaio niente fuochi d'artificio

Tre buoni motivi per cui i dirigenti rossoneri potrebbero decidere di non intervenire sul mercato di Gennaio...

 La sosta per le Nazionali di Novembre offre spunti per i primi bilanci stagionali e le prime previsioni per il mercato di Gennaio. Durante la finestra invernale, molte squadre aggiustano il tiro, allungando la rosa ed assicurandosi ottimi colpi per i mesi decisivi della stagione, ma nel mercato di riparazione appare davvero difficile cambiare radicalmente la qualità di una rosa.

Con potenzialmente 11 punti di ritardo dal quarto posto, ultima piazza utile per accedere alla Champions 18/19, e con un allenatore in sella che sembra già avere le valigie in mano in vista di Giugno, il Milan potrebbe, appunto, decidere di restare immobile nella prossima finestra di mercato di Gennaio. I dirigenti rossoneri, dopo aver speso oltre 150 Milioni nello scorso mercato estivo, ritengono che le potenzialità del Milan siano ancora quasi del tutto inespresse e che, fra tutte le criticità che la rosa presenta tutt’oggi, l’11 rossonero sia da piazzamento europeo, o comunque difficilmente migliorabile con uno-due colpi mirati nella sessione invernale. Il mercato di riparazione, si sa, difficilmente vede giocatori di livello cambiare maglia, e spendere per spendere, con investimenti poco lungimiranti perché non concordati con l’allenatore futuro, sarebbe controproducente, rallentando ulteriormente la crescita del Milan.

Alle preoccupazioni di stampo tecnico, potremmo poi aggiungere quelle di carattere economico. Nei giorni scorsi il Milan ha sottoposto all’Uefa il Volountary Agreement e, nonostante il cauto ottimismo manifestato da Fassone, quello attuale non sembra il momento giusto per spese folli ed ingiustificate.

Salvo sorprese, dunque, Vincenzo Montella chiuderà la stagione in corso con il materiale a disposizione. Giusto così, perché le rivoluzioni si fanno in estate…