Ultimissima spiaggia e sliding doors
Montella si gioca tutto a Sassuolo, come Allegri 4 anni fa. Ultima chance per sperare nella risalita
Quattro anni fa, Di Francesco contro Allegri. Il primo, richiamato dopo l'esonero, il secondo sull'orlo del baratro. La gara ce la ricordiamo tutti. Milan avanti 0-2, ripreso e superato fino al 4-2 per poi sfiorare il 4-4 nel finale. Tutti i giocatori a fine gara ad abbracciare l'attuale tecnico della Roma, che svoltò quella sera la sua carriera, ed Allegri mesto ad abbandonare il Mapei Stadium, certo di un esonero che sarebbe poi puntualmente arrivato il giorno seguente.
Anche Montella, stasera, è al suo momento sliding doors. Sarà un Di Francesco, a fine gara, o un Allegri ?
L'ex tecnico della Viola si gioca tutto. La sosta per le Nazionali alle porta non aiuta la sua posizione. Se c'è un momento in cui la società potrebbe pensare ad un cambio della guardia sulla panchina rossonera, ovviamente a seguito di un altro risultato negativo, quale potrebbe essere se non questo ?
Ma il tecnico campano ci crede e ci spera sempre. Predica tranquillità e spensieratezza e pensa di uscire proprio questa sera dal momento di crisi. Di gioco, nonostante quanto sostenga con la stampa, di risultati e di identità. Servono tre punti ed il pieno di autostima. Dopo la sosta, in arrivo un trittico complicato e decisivo. Prima il Napoli al San Paolo. Poi la gara di Europa League con l'Austria Vienna per chiudere la qualificazione e poi la sfida delicata con il Torino di Mihajlovic a San Siro.
Di fronte, un Sassuolo che naviga nei bassifondi della classifica e che teme, proprio come 4 anni fa alla vigilia di quella gara col Milan, di venire risucchiato nella piena bagarre retrocessione. Bucchi è partito male, cercando di cambiare sistema e modo di giocare. Un 3-5-2 che ha portato pochi risultati. Ora, tornato al 4-3-3, qualcosa di meglio è tornato a vedersi, I 4 punti incamerati con Spal e Chievo avevano fatto intravedere la luce a Bucchi. Le successive sconfitte con Udinese in casa e Napoli, hanno fatto tornare lo stato di crisi. Anche l'ex allenatore del Perugia, probabilmente, complice la vicinanza della sosta, si gioca la panchina stasera. Per lui solo 2 vittorie e 2 pareggi contro ben 7 sconfitte. Tra le mura amiche, solo 2 punti portati a casa sui 15 a disposizione. I numeri sono impetosi: appena 6 gol segnati contro i 19 subiti.
Vediamo ora i precedenti della sfida al Mapei. Pochi, ma nefasti per i colori rossoneri.
Nella scorsa stagione il Milan di Montella si imposero di misura con un rigore di Bacca che tanto fece discutere per un doppio tocco del colombiano in caduta, durante l’esecuzione del penalty. In quel pomeriggio arrivò la prima vittoria milanista sul campo dei neroverdi. Prima di quella gara, 3 sconfitte pesantissime.
In ordine di tempo, l’ultima fu quella del marzo 2016 con reti di Duncan e Sansone. Mihajlovic fu esonerato poi la settimana successiva, dopo che la sconfitta al Mapei segnò di fatto la fine della rincorsa europea del suo Milan.
Anche il Milan di Inzaghi cadde a Reggio Emilia. Tripletta di Berardi, ancora una volta, e Milan battuto per 3-2. Del primo match, abbiamo invece già parlato.
Capitolo formazioni.
Bucchi deve rinunciare a parecchi uomini per la sfida al Milan. Out per la gara, infatti, Berardi, Dell'Orco, Duncan, Goldaniga, Letschert e Adjapong. Il tecnico conferma il 4-3-3. Davanti a Consigli, spazio a Gazzola, dato in vantaggio su Lirola, Acerbi, Cannavaro e Peluso. In mezzo al campo, Magnanelli e Missiroli sicuri del posto. Per il terzo, sfida aperta tra Sensi e Biondini.
In avanti, Falcinelli sarà affiancato da Ragusa e Politano.
In casa Milan, Montella deve rinunciare ai soliti Conti, Biglia, Bonaventura, ma ritrova Bonucci dopo la squalifica. Con lui, davanti a Donnarumma, ecco Zapata e Ricardo Rodriguez. A centrocampo, spazio a Borini e Kessiè, sicuri del posto. Poi duello tra Montolivo e Locatelli per giocare davanti alla difesa. Sulla corsia destra duello tra Abate e Calabria. Ma c'è anche una terza opzione: Romagnoli nel trio difensivo e Rodriguez alzato a centrocampo.
In avanti pochi dubbi, con Calhanoglu e Suso a supportare Kalinic.