Fassone e Mirabelli

 

Urge voltare pagina

 

E' Montella che mette la squadra in campo, non Mirabelli o Fassone; se non abbiamo ancora un gioco a novembre, che c'entra la dirigenza?

 

Diciamolo francamente: questo Milan fa schifo. Giovedì sera ero indeciso se addormentarmi o andare in bagno. Una esibizione penosissima, ai livelli del Milan di Pippo Inzaghi o di Sinisa.

Non c'è un gioco, questo lo sappiamo, ma non esiste manco un'idea di gioco; il pallone è rovente nei piedi dei nostri e lo si spara ovunque pur di trovare qualcuno che se ne faccia carico.

L'attacco non segna, il centrocampo non crea e nemmeno fa filtro e la difesa balla, dato che se li vede arrivare da destra e da sinistra come lanzichenecchi incazzati.

Le colpe, ovviamente, ricadono sul tecnico e debbo dire che ne ha, eccome; se la squadra non gioca ma 'giochicchia e traccheggia', se non ha grinta, se non ha personalità la colpa è di Montella.

Ma ci sono voci che, ultimamente, imputano a Mirabelli gli errori sul mercato; lui e Fassone han fatte le cose 'alla carlona', senza un minimo di raziocinio, senza un'idea logica di come costruire una squadra di calcio da serie A.

Mi si permetta, allora, di spezzare una lancia in favore dei due dirigenti; è logico ed umano che di errori ne abbiano commessi anche loro ma credo, anzi, ne sono convinto, che la loro opera sia stata interrotta sul più bello.

Già, perché se fino a fine luglio gli acquisti fioccavano come non mai, ad agosto si è improvvisamente arrestato il tutto; tutti sapevamo che, così com'era, la rosa fosse incompleta e non penso che i due dirigenti ignorassero la faccenda ma qualcosa è accaduto tra la fine di luglio e l'inizio di agosto.

Cosa non so; son finiti i soldi? La nuova proprietà s'è accorta che ci sarebbero stati problemi a raccogliere fondi? L'acquisto di Bonucci ha sparigliato il banco? Magari un paio di giocatori che si erano detti disponibili si son rimangiati la parola ed ormai era troppo tardi per sondare altri profili?

Se la squadra è scarsa (cosa non vera), beh, si fa quel che si può; ma il Milan che vediamo in campo non fa quel che può ma quel che gli viene detto di fare. Chi manda in campo 11 giocatori e indica loro come giocare è il tecnico; e se la squadra non mostra un minimo di grinta, di voglia di fare, di abnegazione, il DS o l'AD non c'entrano. Se poi consideriamo che a novembre non c'è ancora un 11 titolare, che non c'è traccia né idea di gioco, che là davanti non segnano manco a pregarli, che il centrocampo tentenna, beh, Mirabelli c'entra poco o punto.

Ok, come già detto, la rosa è incompleta ma non è scarsa né inferiore ad alcune compagini che ci precedono e fare 0 gol in 180' contro l'AEK Atene è un abominio.

Non sono per l'esonero facile (io difendevo Baroni, per dire) ma a questo punto sono convinto che serva per dare davvero una scossa ai giocatori tutti. La domanda però esce facile: chi al posto di Montella? Chiunque, rispondo.

Il nostro obiettivo è il quarto posto ma, non so se ve ne siete accorti, è distante la bellezza di 12 punti, in mano a quella Lazio che non lo lascerà facilmente.

Nulla è impossibile, sia chiaro, ma con questo gioco e con questi presupposti, quei 12 punti è facile diventino pure 20 alla fine. Per la Champions sarebbe utile allora vincere l'EL; scusassero (cit.), ma avete dato un'occhiata ai club in Europa League? Arsenal, Lazio, Marsiglia, Lione, Bilbao, Stella Rossa, Colonia, Real Sociedad, Villarreal, Dinamo Kiev etc. e non dimentichiamoci di quelle che vi accederanno dalla Champions: Napoli, Atletico Madrid, Sporting Lisbona (o magari Juve...), Borussia Dortmund etc... Credete davvero che potremmo vincerla? Io no; la speranza è andare avanti il più possibile ma, al momento, le chances sono pari a zero virgola, così, tanto per essere ottimisti.

Si sussurra che Conte sia pronto per giugno; non so se sia vero ma comunque qualcosa va fatto e va fatto subito. Gattuso traghettatore? Ben venga. Ripeto: serve urgentemente fare qualcosa e non è dando la fiducia a Montella (fiducia a parole, dacché già dopo Samp-Milan so per certo che ci furono contatti con un altro tecnico) che rimontiamo in classifica. Vincenzo è una brava persona, un discreto tecnico ma non regge la pressione; lui va bene nelle piccole piazze, come Firenze e Genova o Bologna. A Milano se lo mangiano a colazione, pranzo e cena e pure per lo spuntino di mezzanotte.

Resta il fatto, comunque, che, nel dopo-Allegri, il tecnico con la media punti più alta resta ancora Clarence Seedorf...

 

 

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