Milan, puoi vincerla!

L'Europa League può cambiare la stagione del Milan

Troppe volte nelle ultime settimane abbiamo letto frasi come "la stagione è già finita".

Niente di più sbagliato.

Semmai la frase corretta sarebbe "il campionato è già compromesso", perchè il Milan quest'anno ha un ancora di salvezza chiamata Europa League. 

Un eventuale vittoria della competizione proietterebbe i rossoneri direttamente ai gironi della prossima Champions League, oltre a portare in bacheca un trofeo che mai i rossoneri hanno vinto nella propria gloriosa storia. 

Ecco che allora i giovedì diventano un appuntamente da non sbagliare. Il Milan fin'ora ha ottenuto 6 vittorie ed un pareggio, e quest'oggi, lì dove 10 anni fa alzava la settima Champions League, ha l'opportunità di indirizzare la qualificazione ai sedicesimi da prima del girone. 

Aspetto da non sottovalutare, per ottenere un sorteggio più mormido, perchè poi dagli ottavi in poi si farà sul serio. 

Da febbraio/marzo la competizione entrerà nel vivo e se ad oggi in molti vedono tutto nero, tra qualche mese la condizione psico-fisica dei rossoneri potrebbe essere notevolmente cambiata (in meglio si spera). 

Mai come quest'anno però, l'Europa League sarà ultra competitiva. Milan e Arsenal sono già presenti, mentre dalla Champions potrebbero "scendere" squadre come Atletico Madrid, Borussia Dortmund e Napoli. 

Ma il Milan, fino adesso la squadra favorita insieme ai gunners, non dovrà scoraggiarsi, anzi. Affrontare squadre come l'Atletico o far visita all Signal iduna Park di Dortmund sarà ancora più stimolante. 

Per gli amanti dei numeri e della cabala, inoltre, c'è da dire che quando il Milan ha fatto tappa ad Atene, come questa sera, poi è sempre arrivato in fondo alla competizione. Inoltre, sarebbe incredibile battere quell'Atletico Madrid che fu l'ultimo avversario di livello in Europa per il Milan, quando gli uomini di Simeone eliminarono i rossoneri di Seedorf dalla Champions. Chissà quindi che i rossoneri non possano tornare nell'Europa che conta battendo proprio coloro che ci estromisero per l'ultima volta.