André Silva celebra un gol segnato in maglia rossonera

 

André Silva è davvero peggio di questo Kalinic?

 

Polveri più che mai bagnate per l'attacco rossonero, che ancora stenta ad avere numeri accettabili. Montella insista pure su Kalinic, ma perchè ignorare così tanto André Silva?

 

 

 322’ fra cui sole tre presenze da titolare. Questo il magro minutaggio che sin qui Vincenzo Montella ha concesso in Serie A ad André Silva, arrivato a Milanello in estate con i galloni di bomber e colpo più costoso del reparto offensivo messo a segno da Fassone e Mirabelli nella ricca estate rossonera. L’attaccante ex Porto, sponsorizzato fra gli altri dal compagno di Nazionale Cristiano Ronaldo, non è ancora riuscito a sbloccarsi nel campionato italiano, risultando spesso avulso dal gioco nelle occasioni avute. Al contrario in Europa League André Silva è riuscito a distinguersi tra i bomber più efficaci della competizione, andando a segno già tre volte. I numeri importanti del portoghese, però, non sono spesso valsi una conferma nelle partite di campionato, quando Montella gli ha il più delle volte preferito Nikola Kalinic, spesso con risultati deludenti.

Ed è così che a fine Ottobre il Milan si trova già a -12 dall’obiettivo Champions League, con un attacco spesso e volentieri a secco, come dimostrato dalle sole 16 reti messi a segno dai rossoneri in campionato ed una formazione ancora non ben definita, specie nel reparto avanzato. Alla luce dello scarso rendimento di Kalinic, a secco anche contro la Juventus, ed autore di appena 3 reti nel campionato in corso, il tifo rossonero e gli addetti ai lavori hanno iniziato a interrogarsi sul pesante investimento rossonero su André Silva. Ma è oggettivamente possibile che il portoghese, nonostante la giovane età, possa fare peggio di questo Kalinic?

La caccia degli uomini-mercato rossoneri ad un grande bomber già affermato di fama internazionale si è conclusa la scorsa estate con un nulla di fatto. E così, all’inizio della nuova stagione, Montella si è ritrovato a disposizione un centravanti navigato ma dalle dubbie doti sotto porta come Kalinic, un giovane in rampa di lancio, ma ancora acerbo come Cutrone, e lo stesso André Silva, senza dubbio giovane, forse troppo per sobbarcarsi l’intero peso dell’attacco rossonero, ma dagli indiscutibili numeri sia in Europa sia con la Nazionale. Il centravanti portoghese del Milan, che dovrà fare del suo meglio per evitare l’ennesimo fallimento in maglia numero 9 rossonera dopo Torres, Luiz Adriano e Lapadula, merita senza dubbio più spazio nelle prossime uscite del Milan. Sarà Montella a decidere se in compagnia o meno di Kalinic, ma ciò che è certo è che l’attacco rossonero necessita di nuova linfa e più peso. Già dal match di giovedì contro l’Aek André Silva ritroverà una maglia da titolare, e proverà a togliere le castagne dal fuoco in un momento delicato della stagione rossonera. I suoi colpi, già ampiamente mostrati con le maglie di Porto e Portogallo, e gli sprazzi di classe intravisti con la maglia rossonera, dovranno mettere a tacere tutte le chiacchiere sul suo conto. Perché un attaccante si sa, a prescindere dalle doti tecniche e mentali, ha sempre bisogno di spazio e fiducia. Pensiamo, ad esempio ad Inzaghi, ultimo 9 di successo rossonero, avrebbe avuto lo stesso successo se Ancelotti non avesse insistito su di lui nonostante i reiterati infortuni? Forza André, dunque, il Milan ha bisogno di te!  

 

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