borini

 

Fabio Borini, giù il cappello!

 

Arrivato tra insulti e prese in giro,  il ragazzo si sta destreggiando in modo egregio in un ruolo non suo

 

Giù il cappello al cospetto di Fabio Borini. Arrivato in estate tra insulti, prese in giro e polemiche sul suo ingaggio (cocco di Mirabelli), Borini fino ad oggi si sta dimostrando per distacco il miglior acquisto della corposa campagna acquisti milanista. Non dimentichiamo, tra le altre cose, che il ragazzo si sta destreggiando in modo egregio in un ruolo non suo, dal momento che fino ad ora in carriera ha ricoperto il ruolo di attaccante. Questo a dimostrazione che quando un giocatore ci mette tutto se stesso per fare bene ed ha delle qualità, allora si può adattare bene in qualsiasi situazione. Ulteriore nota di merito il carattere, perché nonostante il grande scetticismo e le critiche a prescindere, il giocatore emiliano si è messo a lavorare a testa bassa ed in silenzio facendo, alla fine, ricredere tutti. Anche ieri sera Borini è stato uno dei più positivi, mettendo inoltre in mostra una grande duttilità, passando dalla fascia sinistra alla destra senza nessun problema.

Infaticabile nella corsa, ottimi gli inserimenti che lo hanno portato a mettere in mezzo due palloni invitantissimi su cui Kalinic è arrivato in entrambe le circostanze con un attimo di ritardo. L'unico neo sta in quello che invece dovrebbe essere il suo pezzo forte, e cioè la conclusione a rete. Sarà che corre come un matto e che non sempre arriva alla conclusione con lucidità, ma vista la sua propensione all'inserimento sarebbe la ciliegina sulla torta riuscire a fare qualche gol che sparigli un attimo le partite in situazioni di difficoltà della squadra.

Il resto del centrocampo, invece, è la parte più in difficoltà di questo Milan di inizio stagione. Abate, sostituto di Conti e Calabria, si è limitato al compitino, più preoccupato di fermare Mandzukic che di supportare Suso in attacco. Mai una sovrapposizione degna di questo nome, anche per aiutare un Suso su cui Allegri ha costruito una gabbia speciale. Forse il sovraffollamento su quella fascia (su Suso alla fine chiudevano sempre in tre) non ha favorito lo sviluppo del gioco, ma da lui ci si poteva aspettare di più. Note dolenti, dolentissime, dal duo Kessie e Biglia, incapaci di costruire gioco e fallosissimi in fase di appoggio e costruzione. Migliaia i passaggi sbagliati da quelli che venivano considerati i perni del gioco rossonero. Di Biglia spaventa la condizione fisica (e psicologica a dire di Montella), ma soprattutto la grande difficoltà a dettare i tempi di una squadra che proprio delle sue geometrie e del suo carisma avrebbe bisogno come il pane. Kessie paga, invece, anche la giovane età e la difficoltà di esprimersi con continuità a questi livelli. Credo di poter dire che sulle qualità di questi giocatori non si discute, ma certo il Milan ha bisogno di un altro passo da parte loro. L'espressione che mi viene in mente per descrivere l'attuale stato dei due centrali di centrocampo rossoneri sia "vorrei ma non posso". Il problema è che non possiamo aspettare in eterno.

 

 

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.