Milan, come un anno fa...
Allegri per la vetta. Montella per la riscossa. 78mila a San Siro per un match che può segnare il campionato delle due squadre
Un anno fa, fu Locatelli a decidere a sorpresa la sfida. Un Milan in crescita, che appena una settimana prima aveva trovato la sua svolta stagionale, ribaltando un 1-3 in casa col Sassuolo, batteva la Juventus che battagliava con il Napoli per la prima posizione.
Un anno dopo, il Milan ritiene che a Verona ci sia stato il proprio turning point stagionale, e chiede alla gara con la Juventus davanti ai 78mila di San Siro di confermarlo in pieno. La Juventus dell'ex Allegri invece è alla ricerca di una prestazione solida e convincente per tenere il passo del Napoli, che domani avrà un impegno agevole in casa con il Sassuolo. Fin qui i risultati, per i binaconeri, sono arrivati, le prestazioni, sopratutto nell'ultimo periodo, ancora no.
In casa Juve, l'allarme è legato alla fragilità della difesa. Sono già 10 infatti i gol subiti in campionato. Se si aggiungono anche i 3 in Supercoppa ed i 4 in Champions League, si arriva a quota 17. Una cosa insolita per la Juventus targata Allegri, che una quota tale di gol subiti la raggiunge a marzo. Pesa l'assenza di Bonucci ? Probabilmente si, come pesa un anno in più per Chiellini e Barzagli, e la mancata esplosione di Rugani. Anche il modulo scelto, il 4-2-3-1 alla lunga si sta rivelando molto dispendioso. Non a caso Allegri, con Matuidi disponibile, aveva iniziato a varare un più coperto 4-3-3.
In casa Milan invece Montella sembra aver trovato una quadratura con il 3-4-2-1 visto con Aek, Genoa e Chievo. Innanzitutto la questione difensiva. 1 solo gol subito nelle ultime 3, per giunta su retropassaggio sciocco di Kessie. Sopratutto, mai la sensazione di poter subire gol, con pochissime occasioni concesse all'avversario di turno. Il gioco è invece via via cresciuto, fino a diventare arioso ed efficace a Verona, dove si è arrivati al gol, quello di Kalinic, con 43 passaggi consecutivi, un azione quasi totalmente a due tocchi. Il Milan cresce, come crescono i suoi singoli, Meglio Calhanoglu, molto meglio Romagnoli, Kessie sta tornando su buoni livelli, Suso è esploso e Kalinic sembra in palla. Ai rossoneri serve ulteriore fiducia e mettere definitivamente nei motori due pezzi da 90 come Biglia e Bonucci che fin qui sono stati sottotono a dir poco.
Una vittoria con la Juventus sarebbe il motore giusto alla risalita rossonera. Un passo falso, probabilmente, taglierebbe fuori i rossoneri già a fine ottobre per i primi posti, e sopratutto farebbe tornare polemiche, dubbi ed incertezze.
Vediamo ora le possibili scelte dei due allenatori.
Allegri recupera tutti ad eccezione di Pjaca, Hoewedes e Benatia. Conferma per il 4-2-3-1, con Lichsteiner a destra in difesa ed Asamoah largo dalla parte opposta, preferito ad Alex Sandro. In mezzo, Chiellini e Rugani, in vantaggio su Barzagli.
In mezzo al campo, Khedira affiancherà Pjanic, mentre Cuadrado, Dybala e Mandzukic giocheranno dietro ad Higuain. Possibilità per Matuidi al ritentro. O al posto di Khedira, senza cambio modulo, oppure al posto di Cuadrado, con il passaggio al centrocampo a 3.
Montella deve invece rinunciare a Bonucci squalificato ed agli infortunati Conti, Calabria e Bonaventura.
Come detto, conferma del 3-4-2-1. In difesa Rodriguez agirà ancora da terzo di sinistra, con Zapata preferito a Musacchio dalla parte opposta e Romagnoli al centro.
A centrocampo, Abate torna titolare a destra, con Borini che scala invece a sinistra. Kessie e Biglia agiranno centrralmente.
Davnati a loro, spazio a Calhanoglu, all'ispiratissimo Suso ed a Kalinic.