Difesa

 

Segnali di compattezza

Anche a livello difensivo, ieri il Milan ha dimostrato segnali di compattezza e ritrovando una certa sicurezza nei movimenti difensivi.

 

La partita del Bentegodi, ha dato più di un segnale a Vincenzo Montella. La squadra c'è ed è sembrata in crescita specialmente sul piano della fiducia e della consapevolezza. Onestamente la gara contro il Chievo nascondeva in sé un enorme trappolone nel quale la squadra rossonera poteva tranquillamente cascare, sia per la difficoltà in sé della trasferta, e sia per la condizione mentale precaria della squadra. Invece, e per fortuna, una risposta è arrivata, ed è arrivata in modo chiaro e diretto, così come Vincenzo Montella si era augurato alla vigilia.

Una vittoria dicevamo, che è arrivata sostanzialmente quasi senza soffrire. E qui veniamo al punto. I segnali di un miglioramento della fase difensiva si erano già visti dalla partita contro il Genoa. La squadra sembra molto più equilibrata ora, grazie anche a questa difesa a tre, mascherata in fase di non possesso da una difesa a quattro nella quale uno degli esterni di centrocampo si abbassa sempre per tornare in linea con la difesa. Un equilibrio che probabilmente è frutto oltre di questo aggiustamento tattico, anche di una maggiora consapevolezza e conoscenza dei giocatori nei movimenti dei compagni. Rodriguez, Romagnoli e Musacchio, infatti, sono sembrati sempre molto sicuri sia in fase di possesso che di non possesso. Una sincronia nei movimenti con e senza palla che aumenta di partita in partita, anche e soprattutto per il miglioramento del lavoro di filtro del centrocampo.

Infatti, nella gara contro il Chievo, le due azioni offensive più pericolose dei clivensi sono state il goal di Birsa, nato da un clamoroso errore di Kessie, e su una palla inattiva dove Donnarumma si è superato mandando sulla traversa il colpo di testa di Tomovic. Bisogna pure dire che nella gara di ieri, non si sono visti errori di distrazione individuali che avevano condannato il Milan a subire goal evitabilissimi (come non ricordare il Derby ad esempio.). La trasferta di Verona, quindi, deve essere un nuovo punto di partenza; un cambio di marcia al quale il Milan deve dare seguito nella partita contro la Juventus di sabato pomeriggio.

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