var giacomelli

 

Ma VARranculo va!

 

Su quello che penso di Nicchi stavolta mi astengo, e per questa volta prendiamo e portiamo a casa

 

 

"Il Crotone? Ma Nicola pensi a farlo giocare bene, che se non fosse impegnato nella lotta per non retrocedere saremmo tutti più contenti e non ci sarebbero problemi con la Var. Si deve adeguare". Non mi pare di aver sentito queste parole uscire dalla bocca di Marcello Nicchi dopo lo scempio subìto dal Crotone all'Olimpico, così come non mi pare che il figlioccio del piangina Mazzarri, e cioè Eusebio Di Francesco, abbia detto nulla sull'errore arbitrale come quando invece a Sassuolo si metteva a contestare tutto, soprattutto quando il suo avversario vestiva di rossonero.

Su quello che penso di Nicchi stavolta mi astengo, e per questa volta prendiamo e portiamo a casa; ma è innegabile che sull'utilizzo della Var non c'è assolutamente da essere contenti. Sono assolutamente d'accordo sull'utilità dello strumento, perché non ci sono dubbi sul fatto che laddove ci sia il modo di ridurre al minimo gli errori arbitrali l'uso della tecnologia sia da sposare in pieno; ma l'uso del Var, a mio avviso, deve avere come obiettivo primario l'eliminazione del diverso metro di giudizio degli episodi sanzionabili, per eliminare la stortura a cui assistiamo da anni dovuta al fatto che episodi identici vengano giudicati dagli arbitri in modo diverso. Il famoso metro di giudizio, è quello che l'aiuto della tecnologia deve rendere uniforme! Ed invece, da una giornata all'altra vediamo che nonostante l'uso del Var quello che manca è proprio l'uniformità del giudizio. Non ho nessuna intenzione di fare le pulci ai singoli episodi, ma è chiara la sensazione che in alcuni stadi il Var venga utilizzato, in altri sembra che abbiano staccato la corrente elettrica ed in altri ancora (e questa è la cosa peggiore) il capo-Var non ritiene che l'errore sia grave da indurre l'arbitro a riguardare l'episodio e rivedere la decisione (cosa successa ieri a Roma). Ed allora, caro Nicchi, è su questo che dobbiamo lavorare e molto, smettendola di fare i permalosi e dicendo che la gente che contesta l'utilizzo del Var si deve adeguare! Magari contribuiremmo anche a non stressate ulteriormente il clima già pesante che qualche squadra, come il Milan, sta vivendo. Perché tanto, volere o volare, sono sempre i risultati a certificare la beatificazione delle squadre (vedi l'Inter) o la loro crisi (vedi il Milan), il resto conta meno di zero. Ed allora, tra il rigore concesso (giustamente) all'Inter al 90' nel derby, quello simile non concesso (o forse due) al Milan contro il Genoa, l'espulsione di Bonucci per gomitata (con conseguente danno per la partita in corso col Genoa e le due successive) quando in casi simili vivisezionati dal Var (vedi Lichtsteiner a Bergamo) si usa il giallo, ballano dei punti pesanti, con riflessi sulla classifica, sulla serenità di tutto l'ambiente e sulla posizione del tecnico. Sia chiaro, non voglio minimamente ridurre i problemi del Milan deludente di questo inizio stagione agli errori arbitrali o all'uso spesso non adeguato del Var; qui si sta semplicemente facendo delle considerazioni sull'uso della tecnologia nel calcio e sui problemi che si possono creare se non usata in modo corretto.


Il Milan deve tirarsi fuori da questa situazione da solo, cambiando marcia ed atteggiamento, come ha fatto ieri sera nella gara col Chievo. La squadra ha fornito una bella prestazione, dando finalmente una bella prova di solidità e sicurezza come non si vedeva da tempo. E questo lo diciamo anche perché l'avversario affrontato non è assolutamente da sottovalutare, tant'è che in classifica ci precedeva di due punti prima del match. Montella, come ribadito nella conferenza stampa della vigilia, sembra aver battezzato il modulo definitivo nel 3-4-2-1, che ha restituito alla squadra anche il miglior Suso. Va bene insistere sul talento di Calhanoglu, uomo che potenzialmente può dare al Milan quella imprevedibilità che gli serve per non rischiare di essere poco incisivo, anche se sono convinto che il futuro di questa squadra passi attraverso l'utilizzo di Suso a supporto delle due punte Kalinic e Silva.


I punti di ieri sono un buon viatico per la complicatissima sfida che ci attende sabato pomeriggio contro la Juventus. Esiste un modo (o una speranza) per questo Milan di rientrare nella corsa alle posizioni che contano? Secondo me sì! Se si batte la Juve si può veramente imprimere alla stagione la svolta che ci permette di rientrare nel gruppone delle big. La crescita di questa squadra deve necessariamente passare attraverso qualche risultato eclatante che rafforzi la testa di questa squadra, altrimenti non faremo mai il salto di qualità sperato.

 

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