milan

 

La crescita del gruppo

 

l Milan sta salendo di rendimento e sta acquistando senso logico

 

 

Il Bentegodi, per il secondo anno consecutivo, sorride al Milan. La vittoria per 4-1 da parte della squadra rossonera è meritata ed indiscutibile.

Non una partita indimenticabile da parte della squadra di Vincenzo Montella, però il Milan controlla la gara fin dall'inizio, subisce poco e riesce a far girare la palla meglio che in altre occasioni.

I ritmi della partita non sono eccessivamente sostenuti, con i clivensi che giocano una gara tosta, condita da parecchi falli tattici all'inizio.

Montella propone un 3-4-2-1 in cui i due giocatori fra le linee devono creare gioco e provare a dare imprevedibilità alla manovra della squadra.

Calhanoglu ci riesce solo a tratti, mentre Suso, ritrovata la sua famosa mattonella di destra, sembra essere ritornato agli antichi fasti di splendore.

Non a caso la gara, nel primo tempo, la risolve lo spagnolo con due conclusioni da fuori area, la seconda deviata in porta da un difensore del Chievo.

Suso rimane così la luce del Milan. In crescita ci sono poi le prestazioni di Kessiè (al netto dell'errore sul gol dei clivensi) e di Romagnoli.

Molto positivo inoltre Calabria a destra che, in fase offensiva, rappresenta una vera e propria spina nel fianco per la difensa avversaria.

Di base, la squadra rossonera varia ormai un 3-4-2-1 di partenza ad un 4-2-3-1 in fase offensiva che si trasforma facilmente in un 3-4-3.

Questa flessibilità dà imprevedibilità alla manovra e lo spostamento sulla scacchiera tattica di alcune pedine (Borini, Calabria), permette a Montella di disinnescare le contromisure avversarie.

Un Milan pertanto che inizia ad avere un senso logico sul campo. Nulla di spettacolare o di eccezionale, ma a Verona la squadra rossonera è stata collettivo vero per 90 minuti. Di questi tempi, non è poco.

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.