Resistenza ad oltranza
Nonostante l'inizio poco brillante, è un dovere morale difendere il capitano, a prescindere dalle opinioni personali.
Mi è sinceramente difficile scrivere questo pezzo. Il perché é presto detto: non ero, non sono, e non sarò mai un tifoso esaltato di Leonardo Bonucci; un pò per il suo passato, e per quell'aria da sbruffone che ha sempre mantenuto nei suoi anni bianconeri, Bonucci non mi ha mai scaldato il cuore, anzi tutt'altro. Ma per l'onestà intellettuale che mi contraddistingue, quello che sta succedendo in queste settimane al capitano del Milan, è semplicemente verognoso.
L'opinione, un pò da tifoso, e un pò da persona che segue il calcio, è la seguente: come fa un giocatore, paragonato da illustri opinionisti televisivi a Franco Baresi, a passare da questo impobro accostamento, ad un sempliciotto "eh ma alla Juve era la squadra che girava". No perchè se non ve ne foste accorti, la realtà che vede il sottoscritto è un tantino diversa, e parla di un giocatore che fa fatica ad ambientarsi in un nuovo contesto completamente diverso dal precedente, e di una squadra (la Juventus) che è diventata molto più vulnerabile a livello difensivo. Lo dicono i numeri e le partite. Ecco quindi che, forse passare da un esagerazione all'altra è sempre sbagliato: Bonucci di certo non era Baresi allo Juventus Stadium, e di certo non è diventato nel giro di pochi mesi Winston Bogarde a San Siro.
Nessuno infatti qui vuole negare (e nemmeno potrebbe del resto) le difficoltà dell'ex Juve, nell'entrare appieno nei meccanismi di una squadra del tutto nuova, e sulla quale i giocatori e il tecnico ci hanno capito abbastanza poco. Forse quello che davvero manca a Leo, è uno "switch" mentale; premere quel pulsante per partire finalmente a pieni giri nella nuova avventura rossonera. In questo compito, ruolo fondamentale, lo dovranno avere anche i tifosi. Bonucci, che ci piaccia o meno, in questo momento rappresenta il Milan, e come capitano della squadra, va sostenuto sempre, nonostante tutto.
Basta divisioni su questo e su quello. E' ora di ripartire insieme.
