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Una crisi senza fine

 

Montella non riesce ad uscire dalla crisi. Il suo Milan è già un progetto fallito

 

 "Io mi sto giocando la carriera". Fine dei sorrisi. Iniziano le parole pesanti. Montella ha iniziato a capire e realizzare davvero la situazione e ad esternarlo. Quest'anno aveva la grande occasione di lanciare la sua carriera a grandi livelli. Fiducia, un progetto importantissimo, grandi investimenti. Tutto sembra già essergli franato addosso. Se, come possibile e forse probabile, non riuscirà a sistemare la situazione e risalire, cosa ne sarà della sua immagine, del suo profilo da allenatore? Rovinato. 

 

"Nessuno ha tempo infinito" diceva incautamente Mirabelli giovedi' sera prima della gara con l'Aek. Ora sembra davvero che quello di Montella stia finendo. Le prossime gare saranno realmente decisive. Nelle ultime ora si parla sempre più dei possibili sostituti dell'allenatore campano. 

La classifica parla chiaro. La zona calda della classifica è decisamente piu' vicina a quella legata ai posti Champions. +7 dalla terz'ultima, -9 dalla quarta. Quattro sconfittte in 9 gare, 4 gare di fila senza vittoria, 3 sconfitte consecutive, 3 gare consecutive a San Siro senza segnare. Sono numeri tra i più clamorosamente negativi. E sovvertirli, in questo clima di diffidenza e difficoltà, oltre che di totale confusione tecnica, è ai limiti dell'impossibile. 

 

Montella ha bisogno di compattare il gruppo attorno a se. Scavare nell'orgoglio dei suoi calciatori. Vedere quanto possono giocare per lui. Già con il Chievo, ultimissima spiaggia, prima della sfida ad oggi improba contro la Juventus di sabato. E forse lo sfogo nel post gara è servito anche a quello. 

 

In merito alle scelte tecniche, l'idea era confermare gorssomodo la squadra di giovedi' sera, almeno come idee, per qualche turno e vedere cosa sarebbe successo. L'affaire Bonucci cambia, nuovamente, tutte le carte in tavola. Il Milan sarà senza il proprio capitano per due giornate. Non solo. Montella dovrà ora ragionare se cambiare modulo. Oggi dopo l'espulsione è passato al 4-4-1-1. Possibile che contro il Chievo si continui su quel solco. 4-4-2 classico per affrontare l'ostica squadra di Maran che veleggia, già praticamente salva ad ottobre, al settimo posto con ben 15 punti, due più dei rossoneri. 

 

 

 

 

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