Milan-Genoa, le pagelle
Le pagelle dei rossoneri dopo il pareggio interno contro il Genoa
Donnarumma 6: Praticamente inoperoso nonostante la prolungata inferiorità numerica dei suoi. Si segnala solo per un rinvio sbilenco nel finale, oltre che per una grandissima parata a gioco fermo su Lapadula.
Zapata 7,5: Se il Milan rimedia un punto, è soprattutto merito suo e del compagno di reparto Romagnoli. Disinnesca nel migliore dei modi gli avanti del Genoa permettendo al Milan il massimo sforzo offensivo nel finale. Da applausi la chiusura miracolosa su Lapadula lanciato a rete nel finale.
Bonucci 3: Niente da segnalare nei 25’ minuti giocati, prima di farsi cacciare per un gesto deplorevole. Lascia i suoi in 10, inguaiandoli e rischiando di far incappare il Milan nell’ennesima sconfitta stagione. Salterà presumibilmente le prossime 2/3 partite per l’espulsione ed il brutto gesto. Questo Bonucci è, per ora, assolutamente deleterio.
Rodriguez 6: Impiegato ancora da terzo di sinistra, dopo la partita contro l’ Aek. Ha compiti difensivi, e poche occasioni per mostrare il suo sinistro con i fiocchi. Non fa danni nella zona di sua competenza, contenendo bene Rosi prima e Lazovic poi, con l’aiuto di Bonaventura e, dopo la sostituzione di Jack, di Borini.
Borini 7: Un’altra prestazione di voglia e sostanza. Ha 11 polmoni e lotta su ogni pallone. E’ suo il primo squillo con un tiro da fuori dalle parti di Perin, ed una delle ultime chance nel finale quando, su invito di Suso, calcia a botta praticamente sicura e centra un giocatore del Genoa. Il ‘Pirata’ sta entrando velocemente nel cuore dei tifosi rossoneri.
Biglia 5: Trotterella per tutta la partita facendo rumoreggiare, specie nel finale, i tifosi rossoneri quando, più di una volta, rallenta il passaggio. Soffre i ritmi alti e tende sempre ad abbassare i ritmi di gioco. Serve sicuramente di più dai suoi piedi e dalla sua testa.
Kessiè 6,5: Primo tempo in linea con l’ultimo, disastroso, periodo rossonero. Il secondo ha fatto rivedere il giocatore meraviglioso dei tempi di Bergamo. La media è una sufficienza larga. Nella ripresa aiuta molto i suoi sui piani dell’aggressività e della presenza in campo, ma manca in qualità e lucidità. Non si può mica avere tutto. Buona prestazione dopo diverse uscite discutibili.
Bonaventura 5,5: Altro passo indietro dopo il derby. Schierato nella linea di centrocampo a 4, non è mai nel centro del gioco rossonero. Esce infortunato nella ripresa, sperando non si tratti di nulla di grave.
Calhanoglu 6: L’espulsione di Bonucci convince Montella a sacrificare lui per inserire un altro difensore. Peccato, perché l’ex giocatore del Leverkusen era entrato in campo con la voglia di sovvertire gli ultimi giudizi negativi. Speriamo si ripeta con il Chievo.
Suso 7: Dimostra ancora di essere uno dei pochissimi a poter accendere la luce in questo periodo di buio. I compagni lo cercano con continuità disarmante, ma non trova mai tempo e spazio per sfoderare il suo sinistro meraviglioso. Prova a travestirsi, così, da uomo assist, ma Kalinic da solo in area non riesce a tramutare in gol i suoi ripetuti inviti.
Kalinic 5: Dopo Bonucci e insieme a Biglia, il peggiore, ma non solo per demeriti suoi. Parte bene, con ottime sponde a vantaggio dei compagni, ma si affloscia con i suoi in 10, chiuso nella morsa dei tre difensori schierati da Juric. Ha la grave colpa di non buttare dentro, mancando l’aggancio, un cioccolatino servitogli da Suso nel finale.
Romagnoli 7: Come già detto, sfodera contro il Genoa la miglior prestazione della stagione. Sempre puntuale e preciso. Si spera che la partita di oggi possa essere un punto da cui ripartire dopo le brutte prestazioni recenti.
Calabria 6: Entra al posto di Bonaventura, dirottando Borini a sinistra. Contiene bene Laxalt, che dalle sue parti non sfonda, ma non ha la forza e l’occasione per farsi vedere anche davanti.
Cutrone s,v: Solo 5’ più recupero per lui. Troppo pochi per mettersi in mostra.