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Ultima spiaggia

 

Il Milan e Montella si giocano tutta la stagione nella gara con il Genoa. Ad ottobre, è già ultima spiaggia...

 

Ad Agosto, tra entusiasmo, "cose formali" e sogni di alta classifica, chi avrebbe mai detto che un Milan-Genoa a fine ottobre sarebbe stato decisivo per la stagione, per il futuro di Montella, per la classifica, forse per il futuro rossonero ?

Probabilmente neppure il primo dei pessimisti. Eppure, è cosi'. Il Milan e Montella si giocano tanto, quasi tutto, nella gara di oggi pomeriggio contro il Genoa di Juric. 

Le 4 sconfoitte stagionali già incassate, di cui 3 consecutive nelle ultime giornate, impongono che il Milan da qui a parecchio tempo non abbia più bonus da giocarsi. Un altro passo falso, e la classifica, davvero, non aspetterebbe più. Genoa, Chievo, Juventus, Sassuolo. Montella, che ieri ha detto di non fare tabelle e non guardare la classifica, deve portare a casa almeno 10 punti. Altrimenti, sarà notte fonda. 

Giusto pensare a come far girare la squadra, alla testa dei giocatori, ai rapporti personali. Ma urge anche un po' di praticità, verso l'obiettivo stagionale. L'Inter ieri sera ha pareggiato. Ed anche se sembrano tutto fuorchè due punti persi, quelli del San Paolo, il Milan ha l'opportunità di provare quantomeno ad accorciare, tenendo il passo di squadre come Sampdoria, Roma e Torino. Queste due, peraltro, oggi si affronteranno. I rossoneri potranno cosi', in caso di vittoria, guadagnare punti anche su qualcuna (o entrambe) di loro. 

Insomma. Una vittoria, magari convincente, farebbe vedere il futuro a breve con qualche pallido raggio di sole in più. Una piccola schiarita, necessaria per il tentativo di risalita che il Milan guidato di Montella ha l'obbligo morale e non solo di provare a fare. 

Di fronte, però, il Genoa farà di tutto per rovinare l'ennesimo pomeriggio rossonero di questa stagione. Le necessità sono altre, e si chiamano punti salvezza. La squadra di Juric e dell'ex Taarabt vogliono dare continuità all'importantissima vittoria di Cagliari di una settimana fa. Ora, il Genoa, sembra molto più squadra di un mese fa. Juric sembra aver trovato una parvenza di quadratura, ad una rosa come sempre stravolta dal mercato e oggettivamente difficile da allenare. L'allenatore genoano ha trovato proprio in Taarabt una pedina fondamentale su cui basare i suoi schemi offensivi. Propio l'ex rossonero ha le idee chiare sulla gara di domani e su come mettere in difficoltà, sopratutto psicologica, il Milan: “Possiamo giocarcela. Io so cosa succede al Milan dopo una partita persa: se dopo 20 minuti non segnano la pressione diventa insostenibile". Obiettivo quindi chiaro: resistere, fare un avvio gagliardo e magari fisico, come avviene spesso per la squadra di Juric, prima per falli commessi in Serie A, e poi vedere che succede. 

Sono 49 i precedenti nella San Siro rossonera per il Genoa in Seire A. Per gli ospiti, solo 5 successi esterni. Il Milan si è invece imposto in 31 occasioni, mentre sono 13 i pareggi. Nelle ultime 26 occasioni solo il Genoa di Gasperini nel 2015 è riuscito ad imporsi, per 1-3, contro il Milan, allora allenato da Inzaghi. Mattatore quella sera fu Bertolacci, poi acquistato dal Milan alla fine di quella stagione ed ora ritronato in prestito a Marassi.

La scorsa stagione bastò un acuto di Mati Fernandez per fissare l’1-0 finale. L'anno precedente, con Mihajlovic sulla panchina rossonera, finì 2-1, con gol immediato di Bacca e raddoppio di Honda nella ripresa, che sorprese Perin con una conclusione dalla distanza e nel finale arrivò il gol della bandiera di Cerci.

Capitolo formazioni. 

Montella sembra insistere sul modulo tutto fantasia schierato prima nel secondo tempo del Derby, poi con l'Aek Atene, con risultati, a dire il vero, scarsi. Andiamo con ordine. 

Novità in difesa. Davanti a Donnarumma, dovrebbe fare ritorno Zapata, messo da parte dopo gli errori contro la Sampdoria. Con lui, Bonucci, e Ricardo Rodriguez, ancora schierato da centrale. Bocciatura per Musacchio e Romagnoli. 

I due mediani saranno Kessiè e Biglia. Davanti a loro, ecco una linea a di 4 trequartisti ad assistere la punta. A destra agirà Borini, mentre a sinistra ci sarà Bonaventura. In mezzo, spazio poi a Suso e Calhanoglu. Come punta centrale agirà invece Kalinic, con Silva e Cutrone in panchina. 

Conferme di 3-4-2-1 invece per Juric, che deve rinunciare a Spolli e Cofie per la gara.

In difesa, davanti a Perin, agiranno Zukanovic, Izzo e Rossettini. Larghi sulle corsie, spazio a Rosi e Laxalt. In mezzo al campo, Bertolacci e Veloso saranno scelti come titolari. Sulla trequarti, spazio a Luca Rigoni assieme a Taarabt. In avanti, lotta a 3 tra Galabinov, Lapadula e Pandev, con il primo leggermente favorito. 

 

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